(Teleborsa) - Nessuna sorpresa dal Federal Open Market Comittee, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve, che oggi ha deciso di confermare i tassi d'interesse in una banda di oscillazione compresa fra il 5,25% ed il 5,50%, come largamente atteso dal mercato. Una decisione votata all'unanimità dal Presidente Jerome Powell e dal Board.

Il FOMC ha assicurato che "nel valutare l’orientamento appropriato della politica monetaria, continuerà a monitorare le implicazioni delle informazioni in arrivo per le prospettive economiche" e si dice "pronto a modificare opportunamente l'orientamento della politica monetaria qualora emergessero rischi che potrebbero impedire il raggiungimento degli obiettivi". "Le valutazioni - si sottolinea - terranno conto di un'ampia gamma di dati, comprese le condizioni del mercato del lavoro, le pressioni inflazionistiche e le aspettative di inflazione, nonché gli sviluppi finanziari e internazionali".

Nel frattempo, i banchieri hanno ritenuto che "gli indicatori recenti suggeriscono che l’attività economica si è espansa a un ritmo sostenuto. L’aumento dei posti di lavoro ha subito un rallentamento negli ultimi mesi, ma rimane forte, e il tasso di disoccupazione è rimasto basso, mentre l’inflazione resta elevata". Nel contempo, "il sistema bancario statunitense è solido e resiliente, ma le condizioni di credito più restrittive per le famiglie e le imprese probabilmente peseranno sull’attività economica, sulle assunzioni e sull’inflazione".

In concomitanza con la riunione del FOMC, sono state presentate le proiezioni dei vari partecipanti (il cosiddetto dot plot) sulla crescita del PIL reale, del tasso di disoccupazione e dell'inflazione nel periodo compreso fra il 2023 ed il 2026 e nel lungo periodo. La crescita del PIL viene rivista al rialzo quest'anno al 2,1% dall'1,8% stimato a giugno, all'1,5% nel 2024 dall'1,1% precedente, e confermato all'1,8% nel 2025 e nel più lungo periodo.

Quanto alla disoccupazione, il tasso è ora atteso al 3,8% nel 2023, al 4,1% nel 2024 e 2025, mentre per il più lungo periodo viene indicata una media del 4%. Le attese sull'inflazione sono state alzate al 3,3% nel 2023 ed al 2,2% nel 2025, mentre viene confermato un tasso del 2,5% nel 2024., quanto all'inflazione core si stima un 3,7%, 2,6% e 2,3% rispettivamente nel 2023, 2024, e 2025.

Ciò implica la conferma di tassi più alti più a lungo. Le indicazioni circa la politica monetaria più appropriata, segnalano tassi al 5,6% quest'anno, al 5,1% il prossimo (dal 4,6% dlele previsioni di giugno) ed al 3,9% per il 2025 (3,4% a giugno).