(Teleborsa) - Gazprom, colosso energetico a controllo statale, ha chiuso il primo semestre del 2023 con un utile netto pari a 296,2 miliardi di rubli (circa 2,86 miliardi di euro), in netto calo rispetto ai 2,5 trilioni di rubli dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono scesi a 4,11 trilioni di rubli (circa 39,7 miliardi di euro), in calo di oltre il 41% rispetto a un anno fa. Per entrambi i dati si tratta dei valori più bassi dalla prima metà del 2020.
"Il calo delle esportazioni verso l'Europa è stato parzialmente compensato dall'aumento delle forniture alla Cina, che continuerà a crescere nel rispetto degli obblighi contrattuali, nonché dall'efficiente gestione del business petrolifero", ha commentato Famil Sadygov, vicepresidente del comitato direttivo di Gazprom.
Il debito netto rettificato alla fine del secondo trimestre del 2023 ammontava a circa 4,9 trilioni di rubli, con la sua crescita rispetto alla fine del 2022 che è "in gran parte dovuta all'impatto delle differenze di cambio", sottolinea Sadygov. Il rapporto debito netto/EBITDA rettificato in dollari è pari a 1,9, "un range di comfort" secondo il manager.
Scendendo più nei dettagli del resoconto, pubblicato dalla società nel suo canale Telegram, Gazprom ha generato una perdita netta di 18,6 miliardi di rubli (circa 180 milioni di dollari) nel secondo trimestre del 2023, dopo un utile netto di 1,03 trilioni di rubli un anno prima (circa 9,9 miliardi di euro).