(Teleborsa) - Con la celebrazione eucaristica presieduta dal presidente della Conferenza episcopale Italiana, il Cardinale Matteo Zuppi, ha preso il via, ieri, a Rimini la 44/ma edizione del Meeting dell'Amicizia tra i popoli di CL, che si concluderà venerdì prossimo con l'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La necessità di una pace giusta in Ucraina ma anche di un'amicizia che sia alla base del rapporto tra gli uomini, e l'attesa per un autunno che si annuncia di confronto tra governo e sindacati sono stati i temi al centro della prima giornata.

Zuppi ripete la parola pace senza mai stancarsi, chiede con forza una "pace giusta e sicura", distinguendo tra aggressore e aggredito. Condanna "nazionalismi, razzismi e intolleranze" definendoli veleni di "menti e mani". E accusa l'Unione europea di "aver fatto poco" nella ricerca di una soluzione della guerra in Ucraina. Il presidente della Cei ha aperto il Meeting di Rimini in una giornata segnata da tre momenti principali: dapprima una intervista a IlSussidiario.net, il sito della Fondazione per la Sussidiarietà presieduta da Giorgio Vittadini; poi l'omelia alla solenne celebrazione che ha aperto ufficialmente la kermesse estiva; infine l'intervento alla tavola rotonda intitolata "Fratelli tutti. Testimonianza di un'amicizia operativa sulle orme di Papa Francesco". "Immaginare un mondo senza guerra non è una ingenuità. Il dialogo – sottolinea Zuppi – non è accettare una pace ingiusta, ma trovare una pace giusta e sicura, non con le armi ma con il dialogo. Papa Francesco ci chiede di non abituarci alla guerra. Pace non significa tradimento. Pace richiede giustizia e sicurezza. Non ci può essere una pace ingiusta. Non dimentichiamo che c'è un aggressore e un aggredito e deve esserci una pace sicura che possa permettere alle persone di guardare con speranza al futuro". La ricetta proposta dal cardinale Zuppi è "l'amicizia", che è proprio la parola che dà il titolo alla 44esima edizione del Meeting di Rimini. "Quanto c'è bisogno di un mondo che diventa amico, e anche in cui ognuno può essere amico, costruendo comunione per l'intera famiglia umana – ha detto il cardinale di Bologna nella messa celebrata a Rimini – il sogno di un'amicizia di tutti i popoli, e lo sappiamo, si scontra con la tentazione di restare ripiegati su se stessi, o peggio di cercare sicurezza alzando nuove frontiere, con antagonismi e polarizzazioni che perdono l'insieme: è sempre pericoloso, perché vuol dire anche non capire e non aiutare a trovare le soluzioni. Con dei pregiudizi, che dànno sicurezza però – ha sottolineato Zuppi –, resistenti e amplificati dal digitale, con razzismi e intolleranze mai innocui e inerti, perché sappiamo quanto avvelenano e armano menti, cuori e mani. E non si può dire che non lo sapevamo. L'aria è inquinata da tante epidemie d'inimicizia, come vi ha scritto con tanta intelligenza papa Francesco, l'epidemia d'inimicizia – ha osservato –. Poi quando uno è un po' intossicato non se ne rende più conto, peggio, perché vuol dire che non ci sono più i sensori. È come quando l'aria diventa tutta elettrica: tu non te ne accorgi poi basta una scintilla perché scoppi tutto. Il nostro impegno di cristiani, figli di un Dio amico degli uomini, è perché cresca il senso dell'appartenenza ad una famiglia, ma anche all'unica famiglia umana". Non manca, da parte del presidente dei vescovi italiani, una stoccata all'Unione europea che, dice, "fa troppo poco", mentre "dovrebbe fare molto di più". "Deve cercare in tutti i modi di aiutare iniziative per la pace, seguendo l'invito di Papa Francesco a una pace creativa".

L'intervento di Zuppi ha dato il via a una molteplicità di incontri, mostre e spettacoli a cui è prevista la partecipazione, tra gli altri, della presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra, di nove ministri, politici di ogni schieramento oltre che da governatori, esponenti del gotha del panorama economico, culturale e ed ecclesiale italiani e stranieri. Papa Francesco, tramite il cardinale Pietro Parolin, ha inviato un messaggio di saluto ai partecipanti: "Mentre, purtroppo, la guerra e le divisioni seminano nei cuori rancori e paure, e l'altro diverso da me è percepito spesso come un rivale, la comunicazione globale e pervasiva fa sì che questo atteggiamento diffuso diventi una mentalità, che le differenze appaiano sintomi di ostilità e si verifichi una sorta di epidemia di inimicizia". In tale contesto, aggiunge, "il titolo del Meeting suona audace: 'L'esistenza umana è un'amicizia inesauribile'. Audace perché va nettamente controtendenza, in un tempo segnato da individualismo e indifferenza, che generano solitudine e tante forme di scarto", afferma Francesco. Il giorno di apertura ha visto

Sul tavolo del Meeting di Rimini anche il tema della contrattazione con, sempre nel giorno di apertura, l'intervento del leader della Cisl Luigi Sbarra. "Noi abbiamo apprezzato questo avvio di confronto fra la maggioranza di governo e le forze di opposizione. È un'iniziativa importante, finalmente nel nostro Paese si apre una discussione per discutere di povertà lavorativa, di precariato, di questione salariale – ha detto Sbarra –. L'auspicio è che le forze politiche, in un profilo bipartisan, sappiano trovare convergenze e aprano ed allarghino la discussione anche alle parti sociali". A giudizio del sindacalista "aver messo in campo il Cnel per costruire sotto il profilo tecnico e istruttorio valutazioni che poi possano servire al Parlamento è un aspetto positivo che noi ci sentiamo di condividere. Confermo l'impostazione della Cisl: noi dobbiamo affrontare nel nostro Paese questa bruciante questione salariale, dobbiamo mettere in campo iniziative finalizzate a rinnovare tutti i contratti pubblici e privati, a tagliare le tasse sui redditi da lavoro dipendente e da pensioni". Quindi, ha aggiunto, "sul salario minimo, pensiamo che la discussione sia positiva e importante: io preferisco parlare di salario dignitoso e di salario giusto, che può essere risolto con un intervento che rafforzi la contrattazione collettiva e incoraggi le relazioni sindacali, su un tema così importante per il nostro Paese e per il mercato italiano del lavoro". Sul fronte della tassazione degli extra-profitti – ha commentato Sbarra – "noi chiediamo da tempo un contributo di solidarietà rivolto a multinazionali che in questi ultimi anni hanno registrato utili, profitti e fatturati altissimi. È importante operare in un contesto di redistribuzione e di solidarietà una tassazione, un contributo, di solidarietà. Si è discusso delle banche – ha argomentato – noi pensiamo che quell'intervento vada allargato anche alle multinazionali dell'energia, del digitale, della logistica, della farmaceutica: ogni euro recuperato va destinato a sostenere i redditi dei lavoratori, dei pensionati, delle famiglie stretti oggi più che mai nella morsa di una crisi energetica e di una inflazione altissima". Visto che "le famiglie hanno dato tanto, in questi ultimi anni, per una compressione e un taglio dei loro redditi – ha concluso Sbarra – pensiamo sia giusto, proprio con un profilo di vera solidarietà, redistribuire utili e profitti verso chi è in difficoltà".

Oggi è la volta dei ministri Giancarlo Giorgetti (Economia), Marina Calderone (Lavoro), Orazio Schillaci (Salute) e Adolfo Urso (Made in Italy), oltre che dei governatori di Marche e Umbria, Francesco Acquaroli e Donatella Tesei. Il 22 agosto, tra gli altri, gli interventi di Raffaele Fitto (ministro degli Affari europei), di Eugenia Roccella (ministro della Famiglia), di Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il 23 agosto verrà aperto dall'ad di Eni Claudio De Scalzi, e sui palchi della Fiera di Rimini si alterneranno i ministri Antonio Tajani (Esteri), Matteo Salvini (Infrastrutture) e Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente), oltre alla presidente della Corte costituzionale Sciarra. Ci saranno quindi Luigi Ferraris (Ad FD) Antonio De Caro (Anci) e i governatori Giovanni Toti (Liguria), Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), Massimiliano Fedriga (Friuliì Venezia Giulia), Attilio Fontana (Lombardia) e Renato Schifani (Sicilia). Nella stessa giornata è atteso anche il cantante Andrea Bocelli. Il 24 agosto politica protagonista assoluta con il confronto sulle riforme tra i rappresentanti dei partiti. Sul palco, invitati dall'Intergruppo per la Sussidiaretà , parleranno Francesco Boccia (Pd), Maria Elena Boschi (Iv), Tommaso Foti (Fdi), Maurizio Lupi (Nm), Giorgio Mulè (Fi), Stefano Patuanelli (M5S) e Massimiliano Romeo (Lega). Il 25 agosto sarà il turno del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, e gran finale con Mattarella.

Al Meeting si parlerà anche di Africa, fulcro dell'incontro con Tajani. "Questo Meeting è un invito a riscoprire l'amicizia per rispondere alla solitudine esistenziale di tanti giovani, per rivitalizzare la società civile e renderla più accogliente ed inclusiva, per superare la polarizzazione spesso esasperata nella politica, per rendere l'Europa più forte perché più cosciente della sua stessa origine", ha afferma il presidente della fondazione Meeting, Bernhard Scholz.