(Teleborsa) - Credem ha chiuso il primo semestre del 2023 con un utile netto consolidato a 298,7 milioni di euro (dopo aver spesato 25 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà), in crescita del 90,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e influenzato dal positivo andamento del margine finanziario, oltre che dal contenuto costo del rischio. Il ritorno sul capitale (ROE annualizzato) è del 17,9%, mentre il ROTE annualizzato al 20,8%.
A fine giugno 2023 il margine di intermediazione si attesta a 954,2 milioni di euro, rispetto a 688,7 milioni dell'anno precedente (+38,6% a/a). All'interno dell’aggregato, il margine finanziario è pari a 504,3 milioni di euro (+83,8% a/a), il margine da servizi a 449,9 milioni di euro (+8,6% a/a). Più in dettaglio le commissioni nette ammontano a 337,4 milioni di euro (+1,2% a/a), di cui 230,1 milioni di commissioni da gestione e intermediazione (+3,1% a/a) e 107,3 milioni di commissioni da servizi bancari (-2,7% a/a). Il trading in titoli, cambi e derivati raggiunge 54,3 milioni di euro (+35,4% a/a). Il risultato dell’attività assicurativa del ramo vita si attesta infine a 45,8 milioni di euro (+62,4% a/a).
La raccolta da clientela che si è assestata ad 93,7 miliardi di euro (+8,9% rispetto all’anno precedente), i prestiti a 34,8 miliardi di euro (+3,7% rispetto allo stesso periodo del 2022) e la banca ha registrato circa 83 mila nuovi clienti (+28,3% rispetto ai nuovi clienti raggiunti nel primo semestre 2022).
"Abbiamo chiuso un semestre con risultati estremamente positivi che sono il frutto del nostro modello di business ampio e diversificato, tra i pochi presenti sul mercato italiano, che ci consente di mantenere una redditività importante in qualsiasi scenario - ha commentato il direttore generale Angelo Campani - Continueremo nei prossimi mesi a lavorare con ottimismo e determinazione, forti dell’impegno che tutte le persone del Gruppo mettono in campo quotidianamente per essere un punto di riferimento per i nostri clienti".
Credem ha segnalato indicatori di adeguatezza patrimoniale ai vertici del sistema in Italia e in Europa (Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo bancario al 15,8%, Common Equity Tier 1 Ratio di Vigilanza a 14,4% rispetto a 7,56% minimo assegnato da BCE) e una bassa incidenza dei crediti problematici (Gross NPL Ratio pari al 2,04% dei prestiti, rispetto al 2,91% medio delle banche italiane e al 2,24% medio delle banche europee, rapporto tra crediti deteriorati netti (NPL netti) e impieghi netti a 0,94%).