(Teleborsa) - Seduta no per la Borsa di Milano, che fa molto peggio degli altri mercati europei per il peso delle banche, in una giornata caratterizzata da un clima generalmente negativo. Gli investitori si trovano infatti a valutare il tentato ammutinamento dei mercenari del gruppo Wagner nel fine settimana in Russia e le possibili implicazioni per la guerra in Ucraina.

Inoltre, S&P Global ha tagliato le stime 2023 di crescita sulla Cina per la natura disomogenea della ripresa post-Covid che necessita di ulteriori stimoli; l'agenzia di rating ipotizza un PIL a +5,2%, in calo dal precedente +5,5%, a causa di consumi deboli e di un mercato immobiliare in difficoltà.

Sul fronte macroeconomico, il morale delle imprese tedesche è peggiorato per il secondo mese consecutivo a giugno, secondo quanto emerso dal sondaggio dell'IFO Institute.

Prevale la cautela sull'Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,41%. L'Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,58%. Lieve calo del petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scende a 69,01 dollari per barile.

Sulla parità lo spread, che rimane a quota +154 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,84%.

Tra i mercati del Vecchio Continente contrazione moderata per Francoforte, che soffre un calo dello 0,67%, seduta negativa per Londra, che mostra una perdita dello 0,80%, e sotto pressione Parigi, che accusa un calo dello 0,75%.

Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dell'1,17% sul FTSE MIB, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata giovedì scorso; sulla stessa linea, giornata negativa per il FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 28.940 punti, in calo dell'1,14%.

In discesa il FTSE Italia Mid Cap (-0,72%); con analoga direzione, negativo il FTSE Italia Star (-1,09%).

Scendono o perdono terreno tutte le Blue Chip di Milano.

Le peggiori performance si registrano su Leonardo, che ottiene -5,39% (in linea con il comparto europeo dopo le notizie del fine settimana in Russia). Vendite a piene mani su BPER, che soffre un decremento del 4,25%. Scivola Banca MPS, con un netto svantaggio del 3,01%. In rosso Banco BPM, che evidenzia un deciso ribasso del 2,89%.

In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Maire Tecnimont (+5,51%, dopo i contratti petrolchimici per 2 miliardi di dollari in Arabia Saudita), De' Longhi (+2,06%), Caltagirone SpA (+1,76%) e Pharmanutra (+1,00%).

I più forti ribassi, invece, si verificano su Juventus, che continua la seduta con -2,90%. Spicca la prestazione negativa di Banca Popolare di Sondrio, che scende del 2,32%. Danieli scende del 2,03%. Calo deciso per Webuild, che segna un -1,85%.