(Teleborsa) - Decarbonizzazione del trasporto aereo e nuove soluzioni per un’aviazione sostenibile, con un particolare focus sull’impiego dell’idrogeno quale vettore energetico del futuro nella catena logistica aeroportuale: queste le principali aree tematiche contenute nel protocollo firmato oggi, 26 maggio 2023, tra l’Enac, l’Autorità per l’aviazione civile nazionale, e l’ENEA, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile.

“L’Enac – ha commentato il Direttore Generale Alessio Quaranta – negli ultimi anni è costantemente impegnato nella promozione di iniziative che possano riconciliare il trasporto aereo con la sostenibilità ambientale, in linea anche con gli indirizzi strategici internazionali e nazionali. Raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione è certamente una sfida ambiziosa, ma non esiste un'unica soluzione per raggiungere questo traguardo. Risulta pertanto fondamentale identificare strategie integrate che interessino la totalità delle attività e delle operazioni di cui si compone il settore, con la giusta apertura verso le innovazioni tecnologiche e le fonti di energia alternative”.

Il Direttore Generale ENEA, Giorgio Graditi, ha evidenziato: “Questo accordo si focalizza sul trasporto aereo e, nello specifico, su hub aeroportuali in una prospettiva di decarbonizzazione attraverso l’uso del vettore idrogeno. È per noi motivo di soddisfazione che Enac abbia individuato in ENEA il partner con il quale identificare scenari, strategie e soluzioni per Smart Energy Hub. In questo settore, infatti, l’Agenzia dispone di un know how consolidato e sta portando avanti numerosi progetti nell’ambito del PNRR e una hydrogen valley che prevede un investimento di 14 milioni di euro per dar vita presso il proprio centro di ricerche della Casaccia, alle porte di Roma, a un incubatore tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno, con l’obiettivo di favorire la transizione energetica e la decarbonizzazione”.

L’accordo firmato oggi prevede la realizzazione di uno studio che, individuando un sito aeroportuale quale “caso studio”, analizzi gli attuali flussi energetici e i processi aeroportuali e individui tecnologie, strategie e possibili configurazioni migliorative in termini di energia.

Lo scopo ultimo dello studio è l’elaborazione di Linee guida che forniscano ai gestori degli scali elementi utili per l’ottimizzazione delle reti energetiche nella complessiva logistica aeroportuale e l’identificazione dei futuri usi finali dell’idrogeno presso gli hub aeroportuali. A tal fine, lo studio prevede di analizzare e comparare soluzioni di mix energetici (fonti rinnovabili, sistemi di accumulo, vettori energetici, etc.), unitamente a tecnologie di gestione, controllo e monitoraggio del sito al fine di accrescerne l’autonomia energetica e la resilienza, rendendo il modello replicabile e scalabile in contesti similari e/o di dimensione maggiore rispetto al caso studio.

L’iniziativa prevede anche la pubblicazione di un bando Enac per identificare, a livello nazionale, il sito aeroportuale campione per la conduzione del caso studio. Saranno premiate le proposte che, oltre a coinvolgere attivamente l’aeroporto, riescano a estendere i benefici dell’iniziativa anche a realtà locali, istituzionali e private, produttori di mezzi e tecnologie, enti e società di approvvigionamento e dispacciamento energia e operatori logistici.