(Teleborsa) - Nel primo trimestre dell’anno, il gruppo DHH ha registrato ricavi consolidati pari a 8,4 milioni di euro, in aumento del 42% rispetto al corrispondente dato del 2022. La crescita organica - spiega una nota - è stata pari al 13%, trainata soprattutto dall’aumento del business IaaS (“Infrastructure-as-a-Service”), il principale segmento di ricavi del gruppo, che è cresciuto organicamente del 23% nel periodo. I ricavi ricorrenti sono stati pari a circa il 95% dei ricavi totali.
I Paesi balcanici sono stati i più performanti sul fronte della crescita organica (+15% in Slovenia, +13% in Croazia, +16% in Serbia, +18% in Bulgaria).
L’EBITDA consolidato adjusted è stato pari a 2,7 milioni di euro rispetto a 1,9 milioni di euro nel 2022 (+39%). La crescita organica dell’EBITDA adjusted è stata del 14%, mentre il resto è conseguenza delle attività di M&A. Vale la pena ricordare che nel primo trimestre del 2022 la crisi energetica non era ancora evidente, il che rende la crescita organica ancora più significativa.
L’EBIT consolidato adjusted è stato pari a 1,3 milioni di euro rispetto a 1 milione di euro (+25%).
La posizione finanziaria netta è rimasta sostanzialmente stabile (6,3 milioni di euro rispetto ai 6 milioni di euro del periodo precedente), nonostante il cash-out per l’acquisizione di Misterdomain.
In termini di prospettive di business, il gruppo fa sapere che "sta lavorando per aumentare le performance organiche delle società in portafoglio su tutti i principali indicatori finanziari (rif. ricavi, EBITDA, utile netto), con particolare attenzione alla generazione di cassa e alla conversione di cassa (rif. la conversione dell’EBITDA in cash flow operativo), e nel frattempo sta cercando attivamente nuove opportunità di M&A sul mercato".