(Teleborsa) - La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato che ad ottobre "potrebbe essere l'occasione giusta per presentare definitivamente in nostro Piano Mattei". Parlando ad Addis Abeba per la visita di due giorni in Etiopia, Meloni ha parlato dell'impegno del governo in una serie di iniziative che riguardano l'Africa", ad esempio, "il Summit intergovernativo Italia-Africa, che si svolge ogni due anni: il prossimo ci sarà in autunno", da qui la possibilità che venga presentato in quella occasione il Piano. "Intanto ci stiamo lavorando in cooperazione con i Paesi africani perché non puoi pretendere di sapere quali siano le soluzioni migliori" senza interlocuzioni coi diretti interessati, ha aggiunto.
La presidente del Consiglio italiana è atterrata all'aeroporto Internazionale Bole, accolta dal primo ministro etiope, Abiy Ahmed Ali. Dopo gli onori militari e la rassegna della Guardia d'Onore, Meloni e il premier etiope hanno avuto un colloquio in un salone dell'aeroporto. Presente anche l'ambasciatore d'Italia, Agostino Palese. In delegazione anche Edmondo Cirielli, viceministro agli Esteri. Meloni si è recata poi nella sede dell'Unione africana dove ha incontrato il presidente Moussa Faki Mahamat. La premier è stata accolta dal rappresentare permanente d'Italia presso l'Unione africana, ambasciatore Alberto Bertoni.
Cooperazione, stabilità del Corno d'Africa e migranti i temi al centro dei colloqui che vedono la premier impegnata anche in un trilaterale Italia-Etiopia-Somalia, domattina. Alle 18 invece Meloni è attesa al Palazzo Nazionale per il bilaterale con il primo ministro Abiy Ahmed Ali, a cui seguirà la cena d'onore. In serata è in agenda anche un colloquio con il presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud.
Domani alle 10 ora locale, sempre al Palazzo Nazionale, è in programma l'incontro trilaterale con Abiy e Mohamud. Al termine, le 12 circa, Meloni visiterà l'istituto italiano statale "Galileo Galilei", la più grande scuola italiana all'estero con circa 900 iscritti.
L'Etiopia è tra i Paesi beneficiari del decreto flussi 2022 e rappresenta uno snodo per i flussi che attraversano le frontiere orientali verso il Sudan fino alla Libia e da lì in Italia: nel Paese ci sono 823 mila rifugiati e 4,2 milioni di sfollati. Sul fronte economico invece l'obiettivo è consolidare e aumentare i rapporti, già rilevanti: l'interscambio ha raggiunto i 276 milioni di euro (+17,7%) nel 2022 con esportazioni italiane pari a 180 milioni (+2%) e importazioni pari a 96 milioni (+65,4%). I principali settori in cui operano le aziende italiane sono infrastrutture e trasporti, macchinari agricoli e veicoli industriali, tessile, energetico, telecomunicazioni, agroindustria, minerario.
Meloni in visita ufficiale in Etiopia: a ottobre presenteremo il piano Mattei al Summit Italia-Africa
14 aprile 2023 - 18.01