(Teleborsa) -
Sulla nuova tranche di fondi del PNRR "abbiamo concordato con le autorità italiane di avere un rinvio di qualche settimana per l'esborso. Non è una cosa straordinaria, abbiamo concordato la stessa cosa con diversi altri paesi, tra cui la Spagna. Quello che è cruciale non è questo esborso, che si verificherà, stiamo controllando alcune questioni rimanenti, ma ovviamente la dimensione del programma a sostegno della ripresa italiana che, essendo così ampio, rende l'impegno congiunto di Roma e Bruxelles molto importante se vuoi attuarlo". Lo ha affermato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, intervistato da Cnbc durante le assemblee primaverili di Fmi e Banca mondiale, a Washington. "Attuare questo piano - ha aggiunto - è l'unica strada se si vuole avere una crescita meno sottotono nei prossimi due anni. Quindi è davvero nell'interesse dell'Italia e dell'Europa".

Gentiloni è stato interpellato anche sul DEF: "Una valutazione così, di massima, leggendo i giornali, è una valutazione io penso di una impostazione realistica e prudente, ma ovviamente entreremo un po' più nel merito quando lo riceveremo". "Naturalmente non abbiamo ricevuto formalmente ancora documenti quindi non possiamo dare valutazioni formali", ha precisato.

Ieri, infatti, è arrivato il via libera in Consiglio dei ministri al DEF 2023 che - come si legge nella nota del MEF "tiene conto di un quadro economico-finanziario che, nonostante l'allentamento negli ultimi tempi degli effetti negativi derivanti dalla pandemia e dal caro energia, rimane incerto e rischioso a causa della guerra in Ucraina, di tensioni geopolitiche elevate, del rialzo dei tassi di interesse ma anche per l'affiorare di localizzate crisi nel sistema bancario e finanziario internazionale".

Nello scenario tendenziale a legislazione vigente contenuto nel Def, il Pil è previsto crescere dello 0,9% nel 2023 (all'1% nel quadro programmatico). Il Pil tendenziale per il 2024 è all'1,4% (1,5% programmatico), dell'1,3% nel 2025 e dell'1,1% nel 2026 (stesse percentuali nel programmatico). Lo fa sapere il Mef in una nota. Il dato relativo al 2023, si precisa, è rivisto al rialzo in confronto al Dpb di novembre, in cui la crescita del 2023 era fissata allo 0,6%.