(Teleborsa) - Oltre 200 fotografie per proporre un’immersione totale nella foresta amazzonica, invitandoci a riflettere sulla necessità di proteggerla: aprirà al pubblico il 12 maggio 2023 la mostra Sebastião Salgado. Amazônia, alla Fabbrica del Vapore di Milano fino al 19 novembre 2023. Promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, da Fabbrica del Vapore e Contrasto in collaborazione con Civita Mostre e Musei e General Service Security, la mostra è curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di viaggio e di vita del grande fotografo. a foresta dell’Amazzonia occupa un terzo del continente sudamericano, un’area più estesa dell’intera Unione Europea. Si tratta di un patrimonio ricchissimo e importante per il nostro pianeta, da tutelare e conoscere.
Zurich è Global partner dell’intero tour internazionale della mostra Amazônia. La sponsorizzazione della mostra - spiega la nota - rientra nel più ampio progetto di Zurich per sensibilizzare sull'urgenza di azioni concrete per l’ambiente ed è l’estensione di una partnership consolidata con l’Instituto Terra, organizzazione no profit di Lélia e Sebastião Salgado, con cui la Compagnia ha avviato il progetto Zurich Forest, per il rimboschimento mirato e sostenibile in Brasile e la riconversione di terreni agricoli sterili in foreste autoctone ricche di vita vegetale e animale.
"Attirando l’attenzione sulla bellezza incomparabile dell’Amazzonia, Salgado accende i riflettori sull’urgenza di proteggere questa vasta area dell’America del Sud e i suoi abitanti. La necessità di attivare nuovi sistemi di gestione del pianeta, salvaguardando la natura e la biodiversità, riguarda ciascuno di noi, ovunque ci troviamo nel mondo – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. La mostra non si limita a documentare questa realtà, ma ci costringe a prendere posizione, mettendo il visitatore al centro del dibattito e invitandolo a riflettere sulla potenza e sulla fragilità del nostro pianeta. Fabbrica del Vapore sta assumendo sempre più un ruolo da protagonista della contemporaneità, esprimendosi attraverso il linguaggio dell’arte, e questo progetto rappresenta un’ulteriore tappa del suo importante processo di rinnovamento. La natura raccontata in mostra esce infatti dallo spazio di Cattedrale e si estende al cortile, diventando il principale paradigma della trasformazione di Fabbrica del Vapore come luogo sempre più aperto, sostenibile e al centro del dibattito sulle urgenze del mondo che ci circonda”.
“Questa mostra vuole ricreare l’ambiente della foresta amazzonica, che ho vissuto, documentato e fotografato per sette anni, dando la possibilità al visitatore di immedesimarsi e immergersi sia nella sua vegetazione rigogliosa sia nella quotidianità delle popolazioni native. Sono particolarmente felice di tornare con Amazônia ad esporre a Milano, la città che ha dato sempre molto spazio al mio lavoro, offrendo ai cittadini l’occasione di vedere le immagini che sono una testimonianza di ciò che resta di questo patrimonio immenso, che rischia di scomparire. Affinché la vita e la natura possano sottrarsi a ulteriori episodi di distruzione e depredazione, spetta a ogni singolo essere umano del pianeta prendere parte alla sua tutela”, spiega Sebastião Salgado
"Sebastião Salgado, maestro della divulgazione scientifica ed economica, ci ha insegnato che con la fotografia possiamo capire il mondo, percorrerlo, comprendere i suoi drammi profondi e la sua bellezza incontaminata; e che le sue fotografie possono essere il modo migliore per spiegare le fragilità da difendere. Il progetto Amazônia ne è la prova. Seguendo il filo delle immagini, disposte con grande cura nello spazio da Lélia Wanick, impariamo a conoscere il polmone verde e prezioso del nostro pianeta, a capire come dobbiamo preservarlo, e come possiamo cambiare il nostro modo di agire per difenderlo. Con Amazônia, e con il piacere di ritornare a Milano, Salgado rinnova la tradizione della grande fotografia di impianto umanista che, tra documentazione e interpretazione, ci mostra come nella storia non esistano sogni solitari”, sottolinea Roberto Koch, editore di Contrasto.
Per Giovanni Giuliani, Chief Executive Officer Zurich Italia "Le arti sono indissolubilmente legate al mondo che ci circonda e ci consentono di dare maggiore risalto alle questioni più urgenti dell'attualità. In tale ottica, riteniamo che l'ultimo lavoro di Sebastião Salgado sulla vitale ma fragile foresta amazzonica e sulle popolazioni indigene che la popolano sia perfettamente in linea con il nostro impegno per un pianeta sostenibile e per la lotta al cambiamento climatico. In qualità di firmatari del Global Compact delle Nazioni Unite e dei Principles for Responsible Investments (PRI), siamo convinti che questa mostra, accuratamente curata da Léila, moglie di Sebastião, si abbini perfettamente a noi. La nostra visione è infatti in perfetta sintonia con quella dei coniugi Salgado, tanto da portarci, nel 2020, a unire le forze per un progetto della durata di otto anni volto al ripristino della foresta atlantica brasiliana".