(Teleborsa) - I risultati preliminari consolidati economici e patrimoniali dell’esercizio 2022 di Banca Popolare di Sondrio mostrano un utile netto pari a 251,3 milioni di euro, che riflette il forte incremento dei proventi dell’attività bancaria caratteristica che si attestano a 1.062 milioni
(+19,7% rispetto al 31 dicembre 2021; margine di interesse +28,8% e commissioni nette +6,4%). Esso incorpora altresì significativi oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario pari a 45,9 milioni, in ulteriore incremento rispetto al periodo di confronto.
Come previsto dal Piano Industriale, si conferma il payout ratio pari al 50%, corrispondente a un monte dividendi di circa 127 milioni, con una redditività calcolata sul prezzo medio dell’azione nei dodici mesi del 2022 pari al 7,8%.
I ratios patrimoniali si attestano su livelli particolarmente elevati. Nella versione phased-in, il CET1 ratio e il Tier1 ratio si posizionano al 15,4%, mentre il Total Capital ratio risulta pari al 18%. In versione fully loaded i coefficienti segnano rispettivamente 15,3% e 17,9%.
In ulteriore riduzione l’incidenza dei crediti deteriorati lordi, come sintetizzato dall’NPL ratio che si attesta al 4,3% dal 5,8% di fine 2021, grazie pure all’operazione di cessione di sofferenze perfezionata il 29 dicembre 2022.
"Nell’ultimo trimestre del 2022 abbiamo conseguito risultati eccellenti, grazie a un’ulteriore accelerazione del margine di interesse e al proseguimento del trend positivo delle commissioni, in particolare quelle che riflettono la nostra attività di supporto all’internazionalizzazione delle imprese. Ciò conferma il nostro solido posizionamento commerciale e permette di chiudere l’esercizio con un utile netto di 251 milioni, in linea con gli obiettivi del Piano industriale “Next Step” presentato lo scorso giugno e in particolare con il target di ROE all’8%" - ha dichiarato Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore generale di Banca Popolare di Sondrio -.
"Ai risultati di conto economico si affiancano ottimi livelli di patrimonializzazione, e l’importante crescita - oltre il 6% - di raccolta e impieghi, a conferma della sostenibilità del nostro modello di business, da sempre capace di adattarsi con prontezza alle sfide che il contesto di mercato - oggi articolato e complesso - impone di affrontare. La dedizione del nostro personale, fattore che da sempre ci distingue, e l’attenzione alle esigenze di famiglie e imprese clienti continueranno a essere gli ingredienti fondamentali del nostro modo unico di fare banca. Consapevoli delle difficoltà di un contesto impegnativo - conflitto bellico russo-ucraino, costo dell’energia, inflazione - osserviamo - aggiunge Pedranzini - con vigile ottimismo il graduale miglioramento delle previsioni dei principali istituti macroeconomici. Affrontiamo quindi il 2023 con fiducia, convinti che riusciremo a consolidare i livelli di redditività fin qui conseguiti, a beneficio di tutti gli stakeholders. Anticipare la traiettoria di crescita ipotizzata solo pochi mesi fa è il nostro obiettivo per l’anno in corso".