(Teleborsa) - Seduta no per Intel, che esibisce una variazione percentuale negativa del 6,83%, dopo aver annunciato risultati 2022 deludenti e lanciato un profit warning.
La big dei chip ha riportato nel quarto trimestre un fatturato di 14 miliardi di dollari, in calo del 32% su base annuale ed annunciato una perdita netta di 664 milioni di dollari, contro i 4,6 miliardi di utile dell'anno precedente mentre l'EPS è stato di 10 cents contro i 20 cents attesi.. L'intero anno ha generato un fatturato di 63 miliardi, in calo del 20% ed inferiore al consensus di 67 miliardi, mentre l'utile si è più che dimezzato a 8 miliari di dollari.
Anche la guidance on è stata delle migliori: il gruppo attende una perdita netta di 15 cents ed un fatturati di 10,5-11,5 miliardi, contro l'utile di 24 cents ed il fatturato di 14 miliardi atteso dagli analisti.
Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all'indice FTSE MIB, evidenzia un rallentamento del trend del principale produttore di chip rispetto al principale indice della Borsa di Milano, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.
Segnali di rafforzamento per la tendenza di breve con resistenza più immediata vista a 25,67 Euro, con un livello di supporto a controllo della fase attuale stimato a 24,76. L'equilibrata forza rialzista di Intel è supportata dall'incrocio al rialzo della media mobile a 5 giorni sulla media mobile a 34 giorni. Per le implicazioni tecniche assunte dovremmo assistere ad una continuazione della fase rialzista verso quota 26,58.