(Teleborsa) - Con l'arrivo dell'euro volano i prezzi in Croazia. Entrato a far parte dell'Eurozona a partire dal primo gennaio il Paese sta facendo i conti con l'impennata dei pezzi determinata dall'adozione della moneta unica. Particolarmente colpiti dagli aumenti soprattutto i settori dei generi alimentari e dei servizi. Rincari ritenuti ingiustificati dal governo, che ha annunciato un intervento nei prossimi giorni.
La maggior parte degli aumenti è dovuta ad arrotondamenti che in molti casi superano di molto la logica della conversione, con rincari dal 5 fino al 20 per cento rispetto ai prezzi precedenti l'introduzione della moneta unica europea. Per questo molti commercianti, ristoratori e anche alcune catene di supermercati sono stati accusati dalla stampa di aver approfittato del cambio della valuta. Sulle reti social è esplosa anche l'ira dei cittadini, che denunciano fra l'altro rincari per pane e burro anche del 30%.
Se la situazione non si normalizzerà il primo ministro Andrej Plenkovic ha annunciato possibili interventi entro venerdì accusando
"una parte dei commercianti e imprenditori di approfittare della transizione dalle kune croate all'euro con questo comportamento irresponsabile". Plenkovic ha detto che il governo dispone di strumenti forti "che non esiterà ad adoperare".
Diversi i provvedimenti allo studio del governo. Tra questi figurano aumenti di tasse e imposte mirati, abolizioni di sussidi per gas ed energia o anche il congelamento di prezzi per centinaia di articoli ai livelli di dicembre.
Oltre ad entrare nell'Eurozona, la Croazia – ultimo Paese a essere entrato nell'Ue nel luglio 2013 – all'inizio dell'anno ha aderito anche alla zona Schengen di libera circolazione in Europa.
Croazia: impennata dei prezzi con l'Euro. Interviene il governo
Rincari su pane e burro anche del 30%: proteste della popolazione
10 gennaio 2023 - 20.13