(Teleborsa) - "Il diritto al lavoro è fondante per la cittadinanza e per il bene della Repubblica italiana: chi è stato eletto per governare il Paese ha quindi il dovere di rimuovere ogni ostacolo per il progresso economico e civile della Paese, senza mortificare la dignità umana di ogni cittadino". Questo l'appello lanciato dall'Anief nella ricorrenza del 75esimo anniversario della Costituzione italiana, introdotta il 1 gennaio 1948.
Il sindacato torna a chiedere oggi al Governo in carica di adeguare l'indennità di vacanza contrattuale nello stipendio dei lavoratori di Scuola, Università e Ricerca, così da permettere la tutela delle retribuzioni. Chiede, inoltre, di rimuovere i vincoli nei trasferimenti per tutelare la famiglia, di prevedere un doppio canale di reclutamento dei precari così da tutelare la dignità e la parità sostanziale.
"Con le nostre istanze sindacali – sottolinea Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – chiediamo semplicemente di rispettare gli articoli fondamentali della Costituzione: quelli che tutelano il diritto ad avere una retribuzione dignitosa, a ricongiungersi con la famiglia laddove vi siano le condizioni a partire dalla presenza dei posti liberi da coprire, ma anche ad essere assunti nei ruoli dello Stato senza vivere per anni e anni l’umiliazione della precarietà solo per alleggerire la spesa pubblica. I padri costituenti ci hanno lasciato un testo che va applicato, non solo celebrato: chi è stato eletto perché ciò avvenga non può dimenticarlo, ancora di più perché questi principi sono gli stessi che guidano l’Unione europea di cui l’Italia – conclude il sindacalista - fa pienamente parte".