(Teleborsa) - "Con riferimento alla notizia dell'apertura di un procedimento istruttorio da parte dell'Autorità Antitrust nei confronti di Enel Energia e di altri sei operatori, per presunte modifiche unilaterali illegittime del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale, la società precisa di non avere modificato alla propria clientela le condizioni economiche durante il periodo di validità dei contratti, conformemente a quanto disposto dall'art. 3 del Decreto Legge c.d. Aiuti bis". È quanto fa sapere Enel in una nota commentando i sette procedimenti istruttori, e gli altrettanti provvedimenti cautelari, avviati dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie.
"L'Autorità – sottolinea Enel – chiede di applicare l'articolo in questione anche ai rinnovi contrattuali, proponendo dunque un'interpretazione analogica errata di una disposizione eccezionale, in contrasto con le norme nazionali ed i regolamenti europei. Enel ha sinora fatto fronte alla grave crisi provocata dall'aumento dei costi del gas mantenendo invariati i prezzi per i propri clienti durante tutta la validità dei contratti. Per far ciò la società ha mantenuto il prezzo di vendita dell'energia rinnovabile sui valori storici di prima della crisi ed ha sopportato le perdite determinate dalla crescita del prezzo del gas che ha penalizzato le imprese generatrici di energia elettrica. Il provvedimento, impedendo di recepire le variazioni di costo intervenute dopo la scadenza del contratto, danneggia i clienti per i quali gli operatori elettrici non avranno energia disponibile a prezzi pre-crisi che rischiano, dunque – stante l'impossibilità di rinnovare il contratto – di transitare sul mercato tutelato o della salvaguardia che oggi pratica prezzi più alti di quelli applicati in sede di rinnovo delle offerte in scadenza. Per tale motivo, a tutela delle proprie ragioni e degli interessi di tutta la clientela, Enel – conclude la nota – impugnerà immediatamente il provvedimento dell'Autorità confidando che la valutazione di un giudice terzo possa ripristinare le minime condizioni di diritto necessarie per la sopravvivenza di un mercato già afflitto da tanta turbolenza".