(Teleborsa) - "Dal rapporto emerge prima di tutto il bassissimo indice di autonomia energetica dell'Italia. Siamo quintultimi in Europa quindi abbiamo sostanzialmente quasi un 25% di autonomia oggi rispetto a una media europea che è quasi del 39.5. Quindi questo è il primo problema. Per affrontarlo con risorse autoctone, rinnovabili e rifiuti, possiamo arrivare molto lontani, addirittura quasi al 60 per cento con tecnologia attuali, quindi senza immaginare l'innovazione tecnologica e senza spostare i limiti e i vincoli territoriali. Diciamo che c'è una risorsa veramente su cui ragionare e su questa risorsa il Sud ha un ruolo predominante perché quasi due terzi di queste risorse si concentrano al Sud. È questa è un'opportunità da considerare con attenzione". È quanto sottolinea Carlo Cici, partner e responsabile Area Sustainability di The European House Ambrosetti a margine della presentazione della presentazione del report "Verso l'autonomia energetica italiana: il ruolo del Centro Sud" svoltasi oggi pomeriggio a Roma, presso l'Associazione Civita.

Cosa bisogna fare per accelerare questo processo?


"Partire. Non c'è niente da fare, non c'è una legge da cambiare, non ci sono vincoli da trasformare, non ci sono da inventarsi nuove tecnologie: è già tutto disponibile è possibile. È una questione di volontà, per farlo bisogna deciderlo ma non richiede grandissime valutazioni. Tra l'altro noi abbiamo fatto uno studio che parte dal basso, abbiamo calcolato il potenziale per ogni regione, ciò non vuol dire che non ci debba essere un coordinamento Nazionale, ma le regioni possono partire".