(Teleborsa) - Snam può iniziare i lavori per il posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra all'interno del porto di Piombino (Livorno). L'autorizzazione è stata firmata oggi dal presidente della Toscana e commissario straordinario per l'opera Eugenio Giani.
"La nave a questo punto, dopo le opere propedeutiche per il suo posizionamento in porto, può arrivare a Piombino – ha detto il governatore siglando l'atto –. Significa per 60 milioni di italiani l'abbassamento delle bollette, la possibilità di offrire un servizio e di dire che si può avere il gas con più facilità senza dipendere dalla Russia".
Soddisfatta Snam, secondo cui il progetto "contribuirà in maniera determinante alla sicurezza e alla diversificazione degli approvvigionamenti energetici del Paese". Secondo la società "l'atto autorizzativo riporta, al suo interno, diverse prescrizioni tecniche e procedurali che Snam vaglierà già nei prossimi giorni per consentire il tempestivo avvio dei lavori e fare tutto quanto possibile per disporre dell'unità operativa entro i tempi previsti".
La conferenza dei servizi, chiusa il 21 ottobre, ha infatti emesso parere positivo con numerose indicazioni, ora allegate all'autorizzazione: dall'Iss che chiede "una stazione meteorologica nel porto" e "due stazioni di misura della qualità dell'aria in aree abitate" alla Sovrintendenza che prescrive la presenza di un archeologo per "qualunque opera di escavazione e movimentazione terra" per il metanodotto a terra, fino all'Ufficio circondariale marittimo che chiede "un'apposita ordinanza per disciplinare le condizioni e i limiti per l'ingresso e l'uscita dal porto dell'unità Frsu e delle Lngc" in quanto "tali manovre non risultano compatibili con il contemporaneo svolgimento di altre manovre navali nello stesso bacino, e dovranno essere svolte esclusivamente in orario notturno". Questioni sollevate anche dal sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, che ha ribadito l'intenzione di impugnare l'autorizzazione di fronte al Tar. "L'intero procedimento fa acqua da tutte le parti – ha osservato Ferrari – e pone le basi concrete sulle quali costruiremo il ricorso. Poco importa se l'intesa e la relativa autorizzazione sono condizionate all'accettazione del memorandum; un documento che sembra più un tentativo di lavarsi la coscienza che uno strumento concreto per il rilancio del territorio". Proprio sul memorandum i Comuni vicini lamentano che "non c'è traccia di Follonica, Scarlino o Castiglione della Pescaia". I comitati infine chiedono che il Governo valuti un sito alternativo.