(Teleborsa) - È stato lanciato con successo, alle 15:13 ora italiana, il nuovo razzo vettore europeo di progettazione e realizzazione italiana Vega-C, che trasporta il satellite scientifico dell'Agenzia Spaziale Italiana LARES2 e 6 CubeSat di ricerca, tra cui Astrobio e Greencube, realizzati per l'ASI da INAF e Sapienza Università di Roma. Il decollo dallo spazioporto europeo di Kourou nella Guyana Francese è avvenuto con due ore di ritardo rispetto all'orario programmato, al limite della finestra di lancio, dopo che per due volte c'erano stati dei problemi nei check finali che avvengono negli ultimi 4 minuti del countdown (la cosiddetta sequenza di sincronizzazione in cui non c'è più intervento umano). Il lancio si concluderà in poco più di 2 ore con il rilascio del carico in orbita e lo spegnimento dell'ultimo stadio del razzo.
Il 21° lancio di Vega dell'ESA è il primo volo della configurazione migliorata di Vega-C, più potente, più versatile e più competitivo del precedente modello Vega. Vega-C è un razzo a corpo singolo di circa 35 m di altezza con una massa in partenza di 210 tonnellate, in grado di trasportare circa 2.200 kg in un'orbita polare di riferimento a 700 km. Usando una nuova gamma di carrelli per carico utile, Vega-C è in grado di adattarsi a carichi di diverse forme e dimensioni che vanno da piccoli satelliti da solo 1 kg fino a un unico carico utile di grandi dimensioni.
Avio - il gruppo italiano quotato a Piazza Affari che è leader internazionale nel settore dei lanciatori spaziali, nella propulsione e nel trasporto spaziale - riveste il ruolo di prime contractor di ESA sia per il veicolo di lancio sia per l'infrastruttura di terra di interfaccia. Avio è responsabile integrazione e test del motore a propellente solido P120 C (primo stadio, prodotto in joint venture con ArianeGroup), responsabile produzione, integrazione e test del motore a propellente solido Zefiro-40 (secondo stadio), responsabile produzione, integrazione e test del Zefiro-9 (terzo stadio) e responsabile integrazione e test dell'AVUM+ (il quarto stadio potenziato).
Il primo satellite Lares venne lanciato dieci anni fa con il primo volo di Vega. LARES2 (LAser RElativity Satellite 2) di ASI è stato concepito e progettato dal team scientifico del Centro Fermi e La Sapienza Università di Roma e stato realizzato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Si tratta di un satellite passivo di forma sferica realizzato in lega di nickel ad alta densità (424 mm di diametro e 300 kg di massa), su cui sono stati installati 303 retroriflettori CCR che lo rendono un perfetto bersaglio riflettente per l'ILRS (International Laser Ranging Service).
Grazie alle misurazioni con il laser, la sua orbita verrà tracciata con grande accuratezza e permetterà di verificare sperimentalmente alcuni aspetti relativistici teoricamente predetti da Einstein, ma anche di effettuare misure nell'ambito della geodesia spaziale attraverso il Centro Spaziale dell'ASI di Matera. Il Sistema LARES2 è stato sviluppato da OHB Italia, sotto la guida e il coordinamento dell'Agenzia Spaziale Italiana.