(Teleborsa) - E' stato rinnovato all'Aran il contratto collettivo della Sanità, con un accordo in extremis raggiunto nella notte, ma l'Anief fa appello alla necessità di trovare subito un accordo per i lavoratori di Scuola, Università e Ricerca per i quali sono previsti aumenti e arretrati leggermente più alti.
Nell'ipotesi di rinnovo del contratto del personale sanitario, che riguarda quasi 600mila dipendenti della sanità pubblica, è previsto un aumento minimo medio lordo mensile di 90 euro, più 3 mila euro di arretrati e specifiche indennità di categoria. A un infermiere andranno 158 euro di aumento lordo medio, derivante dall’aumento generalizzato più l'indennità infermieristica, alla quale si aggiunge, nel caso in cui lavori nei servizi di pronto soccorso, un’ulteriore indennità di 100 euro. Il rinnovo contrattuale prevede anche "incarichi di posizione elevati", con bonus di indennità da 10 a 20mila euro, più novità organizzative, come una nuova gestione del lavoro agile e il rafforzamento delle relazioni sindacali.
Per l'Anief, il rinnovo del contratto della sanità rende ancora più impellente la sottoscrizione dell’analogo contratto per il comparto Istruzione, Università e Ricerca.
"Martedì 28 giugno è previsto un nuovo confronto all’Aran – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e in quella sede ribadiremo l’esigenza impellente di firmare un contratto collettivo nazionale 'ponte': tra l’altro, per il personale della scuola gli aumenti sarebbero anche leggermente maggiori, pari a 100 euro lordi più gli arretrati, qualche centinaio in più di quelli dati ai lavoratori della Sanità".
"Ricordo che il personale scolastico da questa situazione di stallo, con il contratto fermo al 2018 - sottolinea il sondacalista - è stato penalizzato due volte ed è indispensabile anche che il Decreto PNRR venga approvato con sostanziose modifiche, perché se convertito in legge così come approvato dal Governo andrebbe a compromettere pure il contratto di lavoro".
Anief ha fatto pervenire nei giorni scorsi una piattaforma dettagliata sulle modifiche da apportare alla bozza di rinnovo contrattuale 2018/21, con indennità da introdurre anche per il personale scolastico, universitario e della Ricerca. Tra le proposte figura anche l’incremento del numero dei giorni per i congedi parentali e di tutti i lavoratori che abbiano compiti di cura in qualità di genitori o prestatori di assistenza, più tutele per i dipendenti delle Università e degli enti di ricerca non vigilati dal ministero dell’Università.