(Teleborsa) - Saipem, società italiana di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture, ha firmato un accordo vincolante con KCA Deutag (KCAD), società britannica attiva nel settore delle perforazioni e dell'ingegneria, per la vendita della totalità delle sue attività di Drilling Onshore a fronte di un corrispettivo in denaro di 550 milioni di dollari oltre a una partecipazione del 10% in KCAD. L'azienda italiana aveva svelato l'obiettivo di vendita delle attività di Drilling Onshore a fine marzo, in occasione dell'approvazione del bilancio 2021 e dell'aggiornamento del piano dopo il prodit warning.
Saipem opera con le sue attività di perforazione onshore a livello globale, con particolare focalizzazione sul Medio Oriente e sulle Americhe, in 13 Paesi, con circa 4.000 persone e un portafoglio di 83 impianti di perforazione a terra di proprietà. La divisione ha registrato ricavi per l'intero anno 2021 pari a 347 milioni di euro e un EBITDA Adjusted di 82 milioni di euro; la società prevede che l'EBITDA Adjusted del Drilling Onshore rappresenti circa il 20% dell'EBITDA consolidato Adjusted di Saipem per l'intero 2022.
Viene evidenziato che la transazione non comporta alcun trasferimento di debiti finanziari da Saipem a KCAD e che i proventi della transazione miglioreranno la liquidità di Saipem, riducendo l'indebitamento netto e sostenendo la realizzazione del suo piano industriale 2022-25. Il closing è previsto entro il 31 ottobre 2022 per le attività in Medio Oriente ed entro il 31 marzo 2023 per le Americhe. Nell'ambito dell'operazione, Saipem è assistita da JPMorgan e Lazard.