(Teleborsa) - La guerra ha spento sul nascere un'ipotesi di fusione tra UniCredit e Commerzbank. Le due banche stavano infatti per avviare trattative per un'operazione straordinaria prima che la Russia invadesse l'Ucraina, secondo quanto riferisce il Financial Times, citando tre fonti a conoscenza della vicenda. Secondo il quotidiano inglese, il CEO di UniCredit Andrea Orcel aveva pianificato a inizio anno colloqui informali per una possibile fusione tra la controllata HVB e l'istituto tedesco con il collega Manfred Knof.

Prima che potessero essere messi a punto i dettagli, la Russia ha invaso l'Ucraina e UniCredit ha deciso di gestire la propria esposizione verso Mosca prima di procedere a operazioni di M&A. Un accordo avrebbe portato alla creazione della seconda più grande banca tedesca con asset per 785 miliardi di euro, 1.000 filiali e 48.000 dipendenti, secondo i calcoli dell'FT. Commerzbank, interpellata da Reuters, ha detto che la propria strategia mira a creare le condizioni per rimanere indipendente, con un portavoce dell'istituto di credito tedesco che non ha voluto commentare le speculazioni di mercato.

A una domanda sul tema a dicembre, dopo la presentazione del nuovo piano strategico, il CEO Andrea Orcel aveva risposto: "Ci sono sempre stati rumors su questo argomento ma la tempistica è fondamentale e se da una parte valuteremo sempre le opzioni strategiche di M&A se rispettano chiari requisiti, dall’altra dobbiamo focalizzarci sulla realizzazione del piano strategico, dato che non vogliamo deludere gli azionisti".

Di un'offerta di UniCredit per Commerzbank si era parlato anche nella primavera del 2019, in contemporanea alle difficoltà che stavano incontrando i piani di fusione tra la banca tedesca e Deutsche Bank.