(Teleborsa) - Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan si ribella all'ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato e lancia un ultimatum ai membri dell'Alleanza. Per il leader turco infatti si tratterebbe di un "errore" simile a quello dell'ingresso della Grecia nell'Alleanza. Erdogan ha ammesso "non abbiamo un'opinione positiva" nei confronti di Svezia e Finlandia, accusate di "ospitare terroristi del Pkk", cioè il Partito dei Lavoratori del Kurdistan.

Frattanto proseguono i tentativi di mediazione, ma per il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov "non c'è alcun progresso nella stesura di un possibile documento che Putin e Zelensky possano firmare". "La Russia - ha aggiunto in risposta alle dichiarazioni di Zelesky - non è contraria ad un incontro tra i due presidenti ma è impossibile tenerlo senza adeguata preparazione".

Questa mattina c'è stato un colloquio telefonico fra il presidente russo Vladimir Putin ed il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che hanno discusso soprattutto l'evacuazione dei civili dall'acciaieria Azovstal di Mariupol. Putin ha accusato Kiev di aver "bloccato" le trattative di pace fra Russia ed Ucraina ed ha denunciato "pesanti violazioni del diritto internazionale da parte dei neo-nazisti ucraini".

"Nel loro desiderio di strangolare la Russia, le potenze occidentali sono pronte a tutto, incluso far resuscitare il nazismo", ha affermato la Missione permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite a Ginevra.

"La sicurezza globale è minacciata. La Russia, uno Stato nucleare e membro permanente del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sta attaccando la nazione sovrana dell'Ucraina, facendo riferimenti vergognosi e inaccettabili all'uso di armi nucleari", ha commentato il presidente del consiglio europeo Charles Michel, aggkumgendo che questo "sta pericolosamente alzando la posta in gioco per il mondo intero".