(Teleborsa) - Si è svolta oggi a Gallarate (VA) la prima tappa lombarda del roadshow per la presentazione del nuovo Accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese. Un accordo – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – basato sul percorso congiunto "Competitività, Innovazione, Sostenibilità"che mette a disposizione oltre 40 miliardi di euro per le imprese lombarde, nell'ambito dei 150 miliardi di euro del plafond nazionale, per promuovere l'evoluzione del sistema produttivo su questi tre driver fondamentali per la crescita e in coerenza con il PNRR.
Ad aprire i lavori i saluti del presidente dell'Unione Industriale della provincia di Varese, Roberto Grassi e del direttore Regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo, Gianluigi Venturini che ha illustrato i contenuti dell'Accordo nonché le prime iniziative congiunte. È seguito il commento di Giovanni Foresti della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sullo scenario economico di Varese e provincia, introducendo così le tematiche di maggiore interesse per il sistema produttivo locale, approfondite nella tavola rotonda cui hanno preso parte per Intesa Sanpaolo Venturini, per Univa il responsabile per il credito e la finanzia Marco Crespi e due testimonianze aziendali: Michele Faggioli, chief operating officer & executive director di LU.VE. Spa e Giampietro Pedrazzini amministratore delegato di Mazzucchelli 1849 Spa.
L' Accordo presentato oggi alle imprese di Varese e provincia – di durata triennale e firmato lo scorso ottobre da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, e Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo - pone al centro iniziative a supporto delle aziende in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità.
"Il nostro Gruppo conferma e rafforza l'attenzione nei confronti del tessuto produttivo della provincia di Varese mettendo in campo oltre 40 miliardi per le imprese lombarde, rinnovando l'azione congiunta con Confindustria – ha sottolineato Venturini –. Una crescita diffusa e sostenibile e una trasformazione strutturale sono passaggi fondamentali per dare vita ad un'economia più robusta. Le imprese del territorio, che hanno dato prova di resilienza durante la pandemia, oggi devono fronteggiare nuove incertezze;come Banca, siamo al loro fianco per sostenerle e per incentivare gli investimenti in transizione ambientale e digitale, valorizzando i rapporti di filiera. Gli elementi alla base di questo accordo rientrano nell'ambito del nostro impegno complessivo ad attivare, nell'arco del PNRR, erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI".
"Le catene globali del valore – ha commentato Grassi – si stanno sfaldando e ricomponendo ad un ritmo estremamente veloce. Secondo un'analisi del nostro Ufficio Studi in questi mesi il 48% delle imprese del territorio sta riorganizzando su nuovi mercati il proprio approvvigionamento di materie prime e semilavorati. Il 24% è alla ricerca di mercati alternativi di sbocco per i propri prodotti. Le filiere produttive sono in subbuglio. Fenomeni che dobbiamo saper interpretare per dare i giusti strumenti di supporto alle aziende. L'accordo con Intesa Sanpaolo vuole e deve servire anche a questo. Nessun cambiamento è però fattibile senza un rafforzamento della patrimonializzazione delle nostre imprese. È anche questa una trasformazione di cui dobbiamo essere protagonisti. Lo deve essere il sistema bancario, ma dobbiamo esserlo anche noi imprese, mettendoci in discussione con nuovi strumenti e strategie".
L'intesa consolida e rinnova la collaborazione ultradecennale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria che, grazie a un'interpretazione sinergica e condivisa del rapporto tra banca e impresa, – evidenzia la nota – si è rafforzata nel corso degli ultimi anni. A partire dal 2009 sono stati sottoscritti diversi accordi improntati a una visione di politica industriale di ampio respiro, finalizzati a rendere la finanza e il credito componenti strategiche al servizio della competitività del mondo imprenditoriale. Iniziative congiunte hanno consentito di supportare decine di migliaia di imprese con credito per oltre 200 miliardi di euro, affiancandole nelle fasi più critiche di uno scenario economico in continua evoluzione.