(Teleborsa) - Dopo due ore è terminata la riunione tra il Premier Mario Draghi e i sindacati che si è svolta a Palazzo Chigi. Vi hanno preso parte il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Non ha partecipato il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, assente perché da qualche giorno contagiato da Covid. Al suo posto, i segretari confederali Ignazio Ganga e Giulio Romani. Ha partecipato, tra gli altri, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. L'incontro arriva all'indomani dell'approvazione del DEF in Consiglio dei ministri. Draghi ha proposto un nuovo incontro dopo Pasqua con i sindacati e anche con le imprese. Lo hanno riferito Cgil Cisl e Uil al termine dell'incontro a palazzo Chigi, sottolineando di aver dato la proprio disponibilità.

"Abbiamo avanzato richieste precise sui mutui, sugli affitti, sulle bollette. Serve introdurre un intervento su chi ha redditi e patrimoni più alti, un prelievo, un contributo di solidarietà. 5 miliardi non sono sufficienti, serve uno scostamento di bilancio perché c'è una emergenza sociale". Così il segretario generale Cgil, Landini. "Draghi ha proposto un confronto maggiore con le parti che possa restare tale o possa anche portare ad un patto. Per noi però è importante il contenuto non il contenitore. In questo momento lavoratori, pensionati e precari hanno già dato, devono prendere. Per fare un patto servono accordi concreti".

Il premier "ci ha illustrato la possibilità di strutturare un confronto articolato e permanente sui temi della crisi. Siamo interessati. Oggi abbiamo fatto primo confronto. Un altro ci sarà subito dopo Pasqua anche con le associazioni datoriali". Lo ha detto il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri uscendo da Palazzo Chigi. "Sul metodo ci siamo. Nel merito rispetto alle risposte da dare a cittadini non ci siamo ancora. Aspettiamo", ha aggiunto.

Il presidente del Consiglio "ci ha detto che ci rivedremo dopo Pasqua anche con Confindustria e con le altre associazioni datoriali, manifestando la volontà di un maggiore dialogo con la prospettiva di un patto sociale con tutti i soggetti, così come fu all'inizio degli anni 90". Lo ha detto il segretario confederale della Cisl Giulio Romani uscendo da Palazzo Chigi. "Abbiamo approvato l'idea di costruire un patto sociale ma va ovviamente riempito di contenuti e di merito", ha aggiunto.