(Teleborsa) - Le sanzioni alla Russia potrebbero provocare un ulteriore aumento dei prezzi alimentari a livello mondiale. Lo ha detto il Presidente russo Vladimir Putin parlando in un incontro con alcuni membri del suo governo, citato dalla Tass.



"La Russia e la Bielorussia - ha sottolineato il leader del Cremlino - sono tra i più grandi fornitori di fertilizzanti minerali nei mercati mondiali. Se continuano a creare problemi con i finanziamenti, le assicurazioni, la logistica, la consegna dei nostri prodotti, allora i prezzi, che sono già esorbitanti, cresceranno ancora". Putin ha quindi definito non legittime le sanzioni imposte dall’Occidente contro la Russia che - ha sottolineato - sta mantenendo tutti i suoi impegni relativi alle esportazioni energetiche, comprese quelle attraverso l’Ucraina, chiedendo quindi all’Occidente di non dare la colpa a Mosca per l’aumento dei prezzi dell’energia.

In una telefonata fra Olaf Scholz, Emmanuel Macron e Vladimir Putin, "Germania e Francia hanno chiesto una tregua immediata". È quanto si apprende da fonti del governo tedesco. "Scholz e Macron hanno insistito sul fatto che la soluzione a questa crisi debba arrivare dalle trattative fra Ucraina e Russa". I tre leader hanno inoltre deciso di sentirsi di nuovo nei prossimi giorni. E Macron da Versailles, dove è in corso l'incontro tra i capi di stato e di governo dell'Unione europea precisa: "Con il cancelliere Scholz abbiamo parlato oggi di nuovo con Putin per ottenere un cessate il fuoco" in Ucraina "e un'uscita conflitto che possa essere politica. Lo dico ai francesi, sono preoccupato, pessimista, non vedo un cessate il fuoco nei prossimi giorni" ha detto il presidente francese entrando nella reggia di Versailles per il vertice con i leader Ue. "A breve termine non vedo soluzioni diplomatiche - ha aggiunto - ma ci spero e continueremo a insistere, a spingere i russi verso un compromesso, ad aiutare. Ma non possiamo deciderlo al posto delle parti in causa".

Oggi e domani, dunque, a Versailles vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue sotto la presidenza francese. I leader dell'Unione europea dovrebbero inviare all'Ucraina, ma anche a Georgia e Moldavia, "un segnale politico sulla loro appartenenza alla famiglia europea", pur senza potersi lanciare in una procedura accelerata di adesione.

Secondo fonti dell'Eliseo, dopo che l'Ue ha lanciato lunedì la procedura di esame delle domande di adesione, la Francia ritiene che per i tre candidati si debbano "inventare nuove forme di avvicinamento all'Ue". In particolare, "un rafforzamento della cooperazione in settori economici, dell'istruzione e della ricerca, oltre che nella cooperazione politica".

I capi di Stato dei tre paesi candidati potrebbero - secondo voci che circolano a Versailles - "essere associati alle riunioni del Consiglio europeo in modo più regolare". Ma, secondo l'Eliseo, "non sarà un'adesione a mettere fine alla guerra".

Pima del vertice, il Premier Draghi ha fatto sapere di aver avuto un "lungo incontro con Macron. Italia e Francia sono allineate con l'Ue"