Nel 2018 è stata lanciata la "Strategia Nazionale dello Spazio Aereo". Quali gli obiettivi raggiunti e le sfide future?
"La Strategia Nazionale dello Spazio Aereo punta a valorizzare al meglio questa risorsa, che è un volano per il Sistema Paese, non solo per il settore dell'aviazione. Dobbiamo sfruttare la digitalizzazione per rendere lo spazio aereo più efficiente possibile, e lo stiamo facendo attraverso dei progetti di innovazione dei nostri sistemi. Penso al progetto delle torri di controllo digitali e degli hub per la gestione da remoto delle torri. Ma non solo. Penso ai tool basati su intelligenza artificiale che ci consentono una migliore e più efficiente gestione del traffico aereo nelle fasi di avvicinamento, ad esempio attraverso il progetto 'AMAN' (Arrival Manager), e ad un approccio più sostenibile a questa risorsa attraverso gli efficientamenti che già sono in essere, come ad esempio il cosiddetto 'Free Route' che consente il sorvolo dei nostri cieli attraverso una traiettoria rettilinea, anziché una spezzata, con un forte risparmio sia in termini di consumo di carburante, che di emissioni in atmosfera di Co2".
Quali gli sviluppi sul fronte dei droni?
"Su questo fronte stiamo implementando nuovi sistemi e una nuova piattaforma per rendere sempre più autonomo il volo di questi nuovi sistemi a pilotaggio remoto per far sì che a questo settore sia consentito uno sviluppo il più possibile veloce. Questo in vista anche del traguardo verso l'implementazione della urban air mobility, ovvero l'utilizzo di veri e propri taxi aerei per lo sviluppo dei quali abbiamo dei progetti in termini di gestione del traffico anche con alcuni operatori nazionali di tipo industriale".
Una strategia, quella di Enav, dunque improntata alla sostenibilità?
"Sicuramente noi da anni come società puntiamo alla sostenibilità intesa come un nuovo modo di essere azienda, un modo che rende lo sfruttamento di questa infinita risorsa che è il cielo più accettabile e utile alle generazioni future".