(Teleborsa) - Sembra avere l'accoglimento dei parlamentari della Camera la richiesta del sindacato Anief di confermare in pianta stabile i mille posti di assistente tecnico informatico introdotti nel mese di aprile per decisione del Governo, al fine di dare una risposta nelle scuole al contagio di massa del coronavirus. A prevederlo è un emendamento al Decreto Rilancio già approvato dalla Commissione Bilancio proprio "per l'assunzione di 1.000 assistenti tecnici nelle scuole di infanzia, primarie e secondarie di primo grado". Assunti per pochi mesi per fare fronte all'emergenza Covid-19 e licenziati lo scorso 30 giugno, i mille tecnici potrebbero, dunque, essere ora reintegrati.
"Con lo smart working che diventa una modalità di prassi, anche attraverso lo stesso attuale Decreto Rilancio; la didattica a distanza (seppure in casi estremi) sempre adottabile; la progressiva tecnologizzazione e digitalizzazione degli istituti e della didattica; la presenza di un assistente tecnico per istituto è diventata una necessità imprescindibile" ha affermato il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico. "Vanno, inoltre, coperti con personale di ruolo tutti i posti vacanti e disponibili. Il coronavirus ci ha fatto comprendere che le necessità scolastiche sono mutate, che i lavoratori hanno bisogno di supporto e assistenza, anche alla luce dell’elevazione del livello tecnologico che il Governo vuole assicurare ad ognuna della 40mila sedi scolastiche italiane", ha aggiunto il leader del giovane sindacato.
Il provvedimento – spiega l'Anief in una nota – va anche a implementare il Piano nazionale di riforma che accompagna il Def e che dovrebbe arrivare sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri. L'obiettivo dichiarato è quello di incrementare sensibilmente "le risorse per il Piano scuole, nell'ambito del Piano banda ultralarga, passando a 400 milioni dai 200 stanziati in precedenza" e prevedendo anche "interventi per rafforzare la connettività delle scuole portando in più di 32mila istituti la banda ultralarga".
"Nei mesi scorsi, con la DaD, – ha commentato Pacifico – il problema della mancanza di assistenza tecnica nelle scuole è diventato cogente. Il Governo è intervenuto d'urgenza ed ora tocca al Parlamento fare la sua parte. Perché anche le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, dove non ci sono ancora ad oggi queste professionalità, devono avere accesso al piano di digitalizzazione previsto in tutto il comparto pubblico e formativo. Pensare di riempire le scuole di nuove tecnologie e banda larga, come prevede anche il Piano nazionale di riforma, senza assicurare il personale umano necessario, significa realizzare un'opera a metà: i tagli alle scuole e al personale degli ultimi dodici anni sono stati un errore macroscopico, che ha ridotto il livello dell'offerta formativa, ora è il momento di voltare pagina".
In tale scenario l'Anief "ritiene fondamentale introdurre almeno un assistente tecnico in tutti gli 8.200 istituti scolastici, nessuno escluso". Per il sindacato "la presenza stabile del personale tecnico in tutte le istituzioni le istituzioni scolastiche, anche quelle dell'infanzia, del primo ciclo e della secondaria di primo grado, deve diventare la regola e non l'eccezione". L'Anief chiede, inoltre, che vada "integrato il numero di assistenti amministrativi, che operano nelle segreterie, e dei collaboratori scolastici addetti alle pulizie e alla sorveglianza, e assorbiti nei ruoli dello Stato tutti i Dsga facenti funzioni che negli ultimi lustri hanno assicurato il servizio, acquisendo professionalità e competenze che non possono andare disperse".