(Teleborsa) - Arriva l'ufficialità: Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot si uniranno per dar vita al quarto produttore mondiale di auto, sfruttando le complementarietà e producendo sinergie per circa 3,7 miliardi.

Il Consiglio di Sorveglianza di Peugeot ed il Consiglio di Amministrazione di FCA, riunitisi ieri, dopo le "intense discussioni tra i management team delle due società" intrattenuti nelle scorse settimane, hanno approvato all'unanimità l'aggregazione dei rispettivi business tramite una fusione paritetica (50/50). Entrambi i consigli hanno dato mandato ai rispettivi team di portare a termine le discussioni per raggiungere nelle prossime settimane un Memorandum of Understanding vincolante.

"Entrambi (i Gruppi) - si sottolinea - condividono la convinzione che ci sia una logica convincente in una mossa così audace e decisiva, che creerebbe un gruppo leader nel settore con le dimensioni, le capacità e le risorse per cogliere con successo le opportunità e gestire efficacemente le sfide di questa nuova era della mobilità".

"Questa convergenza crea un significativo valore per tutti gli stakeholder e apre a un futuro brillante per la società risultante dalla fusione. Sono soddisfatto del lavoro fatto finora con Mike e sarò molto felice di continuare a lavorare con lui per costruire
insieme un grande gruppo", ha dichiarato il numero uno di Peugeot Carlos Tavares, manager portoghese di altisismo profilo che ha "salvato" la casa d'auto francese.

"Sono contento di avere l’opportunità di lavorare con Carlos e il suo team su questa aggregazione che ha il potenziale di cambiare il settore. Abbiamo una lunga storia di cooperazione di successo con Groupe PSA e sono convinto che, insieme a tutte le nostre persone, potremo creare una società leader nella mobilità a livello globale", ha affermato il numero uno di FCA, Mike Manley, che ha raccolto
l'eredità di marchionne contribuendo a sviluppare il gruppo.

Ampie sinergie e benefici

L'operazione creerebbe il 4° costruttore automobilistico al mondo in termini di unità vendute (8,7 milioni di veicoli), con ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro ed un utile operativo corrente di oltre 11 miliardi di euro, sulla base dell’aggregazione dei risultati del 2018 ed escludendo Magneti Marelli e Faurecia.

La creazione di valore è stimata in circa 3,7 miliardi di euro in sinergie annuali a breve termine e si prevede che l’80% delle sinergie siano raggiunte dopo 4 anni. La fusione inoltre non prevede alcuna chiusura di stabilimenti. E' previsto un costo una tantum per raggiungere tali sinergie di 2,8 miliardi di euro.

FCA prevede di distribuire ai suoi azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro e la propria partecipazione in Comau, mentre Peugeot distribuirà ai propri azionisti la partecipazione del 46% detenuta in Faurecia. Ciò consentirebbe agli azionisti del gruppo risultante dalla fusione di condividere equamente le sinergie e i benefici derivanti da una fusione, riconoscendo nel
contempo il valore significativo della piattaforma differenziata di FCA in Nord America e la sua forte posizione in America Latina, compresi i suoi margini ai vertici del settore in quelle regioni. Ciò rifletterebbe anche il valore aggiunto che i marchi globali di fascia alta di FCA, Alfa Romeo e Maserati, apporterebbero grazie al loro notevole potenziale di sviluppo.


Sede in Olanda e governance ben bilanciata

L’operazione verrebbe effettuata in forma di fusione sotto una capogruppo olandese, quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) ed al New York Stock Exchange, e continuerebbe a mantenere una importante presenza nelle attuali sedi operative centrali in Francia, Italia e negli Stati Uniti.

La struttura di governance della nuova società sarebbe bilanciata tra gli azionisti, con una maggioranza di consiglieri indipendenti. Il consiglio di amministrazione sarebbe composto da 11 membri (5 in quota FCA incluso John Elkann in qualità di Presidente e 5 di PSA incluso il Senior Independent Director e il Vice Presidente). Il numero di PSA Carlos Tavares sarà Chief Executive Officer, oltre che membro del Consiglio di Amministrazione, per un mandato iniziale di cinque anni.

Lo statuto della nuova società risultante dalla fusione dovrebbe prevedere che il sistema di loyalty voting operi in modo tale da non assegnare a alcun azionista voti in Assemblea in misura eccedente il 30% del totale voti espressi. Si prevede inoltre che non ci sia alcun trasferimento dei diritti di doppio voto esistenti, ma che i nuovi diritti di doppio voto speciale maturino dopo un periodo di detenzione delle azioni di tre anni dal perfezionamento della fusione.

Un periodo di standstill di 7 anni a partire dal perfezionamento della fusione troverebbe applicazione in relazione alle partecipazioni azionarie di EXOR, Bpifrance Participations, DFG e la famiglia Peugeot. EXOR, Bpifrance Participations e la famiglia Peugeot sarebbero inoltre soggetti ad un periodo di lock-up di 3 anni in relazione alle rispettive partecipazioni. Unica eccezione, alla famiglia Peugeot sarebbe concesso di aumentare del 2,5% la propria partecipazione nella società risultante dalla fusione nei primi 3 anni successivi al closing, esclusivamente acquisendo azioni da Bpifrance Participations e DFG.




(Foto: Mauritz Antin / rclassenlayouts)