(Teleborsa) - "Non è possibile che si possa morire pagando il pedaggio. Prima che il Governo annunciasse il ritiro della concessione, già la Borsa aveva condannato Atlantia. Se non sono in grado di gestire le autostrade, lo farà lo Stato".
E' la posizione espressa dal ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, in un'intervista a Radio24 che rilancia: "Tutti parlano oggi della penale da 20 miliardi per la revoca della concessione. Ma se la motivazione è giusta e 40 morti finora mi sembrano una buona motivazione, non credo che si dovranno pagare penali. Tutti chiedono giustizia a Genova. Ci sono tutte le ragioni per recedere dalla concessione senza pagare penali. Gli utili netti che fanno queste società, che hanno operato in monopolio, fanno arrabbiare tutti. I Benetton li incontreremo quando gli revocheremo la concessione".
Via concessione ad Autostrade
"Confermo la revoca della concessione ad Autostrade" - ha aggiunto Di Maio - "Tengo a ribadire la linea del governo, non è possibile che in questo Paese si vada a morire pagando il pedaggio".
La società intanto si difende e con una nota spiega che l'annuncio della revoca è arrivato senza una contestazione specifica, e comunque invoca il pagamento da parte dello Stato del valore residuo della concessione.
"Quel ponte andava chiuso per la tragedia - rilancia Di Maio -. Se questi soggetti non sono in grado di fare la manutenzione, lo farà lo Stato. Se Autostrade per l'Italia incassa sei miliardi di pedaggi e non fa la manutenzione per sei miliardi, li incasseremo noi".