(Teleborsa) - Sono sbarcati tutti i 450 migranti delle due navi da quasi due giorni davanti alle coste di Pozzallo (Ragusa). Gli immigranti sono arrivati davanti alle coste ragusane sulle navi Protector di Frontex e il pattugliatore Monte Sperone della Guardia di Finanza.

I naufraghi hanno atteso due giorni prima che il Viminale desse l'autorizzazione per lo sbarco che, iniziato alle due di oggi 16 luglio, si è concluso all'alba. I primi a scendere a terra sono stati 184 uomini della Protector e successivamente anche i 209 della Monte Sperone.

Il via libera da parte del Ministero dell'Interno è arrivato non prima però della disponibilità dell'Ue ad accogliere una parte dei naufraghi. La decisione di far sbarcare tutti i migranti, è arrivata dopo che il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte aveva fatto scendere a terra donne e bambini. "E' una vittoria politica", ha commentato il titolare del Viminale, Salvini. Ora, gli uomini della Prefettura e della Questura per i ricollocamenti dei migranti negli altri paesi europei. "Oggi per la prima volta potremo dire che sono sbarcati in Europa", si afferma dalla Presidenza del Consiglio.


"Parigi, Malta e Berlino hanno accettato di accogliere 50 migranti ciascuno. "Dopo i 100 migranti di cui si sono fatte carico Francia e Malta, anche la Germania ha acconsentito a prenderne altri 50. Al momento ci sono quindi 150 persone - su un totale di 450 migranti che erano diretti in Italia e che sono attualmente a bordo delle navi Frontex e della Guardia di Finanza - che saranno equamente distribuite in altri Paesi europei. Questa è la solidarietà e la responsabilità che abbiamo sempre chiesto all'Europa e che ora, dopo i risultati ottenuti all'ultimo Consiglio europeo, stanno cominciando a diventare realtà. Continuiamo su questa strada, con fermezza e nel rispetto dei diritti umani", scrive il Premier Conte su Facebook.

Non sono mancate però le critiche "Ho ricevuto la lettera del presidente del Consiglio italiano in cui chiede all'Ue di occuparsi di una parte delle 450 persone ora in mare. Un tale approccio è la strada per l'inferno". Lo scrive su Twitter Andrej Babis, Premier della Repubblica Ceca, uno dei Paesi del gruppo di Visegrad. "Il nostro Paese - prosegue - non riceverà alcun migrante. L'unica soluzione alla crisi migratoria è il modello australiano, cioè non fare sbarcare i migranti in Europa".