(Teleborsa) - Il dopo Referendum ha un'unica certezza: l'approvazione della Manovra entro stasera (la dichiarazione delle intenzioni di voto inizierà oggi 7 dicembre alle ore 12 e la prima chiama alle ore 14:30).

Il via libera rapido alla finanziaria è stato infatti l'unico motivo per cui Renzi ha accettato di congelare le dimissioni e mantenere ancora per qualche giorno l'incarico, su sollecitazione del Capo dello Stato. Se il PD fa cerchio attorno al suo segretario per un via libera "lampo", l'opposizione attacca, soprattutto la Lega Nord, che con una nota dei capigruppo scrive: "Non ci sono le basi per l'approvazione rapida della legge di bilancio al Senato a meno che il governo non elimini immediatamente tutte le marchette pre-elettorali inserite prima del voto di domenica.

Il futuro è carico di incertezze su cosa si farà per il dopo-Renzi: governo tecnico o nuove elezioni? Su questo punto vi sono pareri discordanti, con Renzi che chiarisce la sua posizione, chiedendo un governo di unità nazionale o nuove elezioni immediate.

Ma il Presidente Sergio Mattarella frena e giudica "inconcepibile" andare al voto con l'Italicum, auspicando una revisione della legge elettorale prima ancora di andare al voto e sottolineando che occorre una nuova legge elettorale che renda omogenea l'elezione di Camera e Senato.

Intanto, la Consulta dovrebbe riunirsi il 24 gennaio 2017 per decidere sulle eccezioni di incostituzionalità sollevate contro l'Italicum, ma nel caso in cui la legge venga cambiata decradrebbe il gioudizio dinanzi alla Corte Costituzionale.