(Teleborsa) - L'FBI non incriminerà Hillary Clinton per il caso email. Questa decisione, comunicata al Congresso USA da James Comey (direttore del Federal Bureau of Investigation), potrebbe rilanciare le quotazioni dell'ex first lady proprio ad un giorno dall'Election Day. "Durante l'intero processo di verifica di tutte le comunicazioni che sono state inviate o ricevute da Hillary Clinton mentre era segretario di Stato - ha scritto Comey - non sono emersi elementi per modificare le nostre conclusioni già espresse a luglio".

Irritato Donald Trump: "È un sistema corrotto. E Hillary Clinton è protetta e lei è perfetta per questo sistema", ha dichiarato il tycoon in un comizio, aggiungendo che "ora tocca agli americani fare giustizia alle urne l'8 novembre. Clinton è colpevole. Lei lo sa, l'FBI lo sa e la gente lo sa. È incredibile, non si possono esaminare 650 mila email in otto giorni. C'è un sistema totalmente falsato".

Secondo gli ultimi sondaggi la candidata democratica sembra essere tornata in vantaggio sul rivale repubblicano, con un margine che in alcuni casi supera anche il 5%. A spingere la Clinton gli elettori ispanici, con una grande affluenza.

Il magnate newyorkese dovrà ora spostare l'attenzione su altri argomenti per convincere gli indecisi, sempre più determinanti per l'esito delle presidenziali. Lo Stato decisivo che potrebbe incoronare uno o l'altro candidato potrebbe essere la Florida.