(Teleborsa) - Prosegue all'insegna della debolezza la seduta a Wall Street. Sul sentiment degli investitori prevale la prudenza, mentre mancano pochi giorni al referendum sulla Brexit. In avvio gli indici statunitensi, sono stati incoraggiati da un clima di maggiore ottimismo, sulla notizia dell'interruzione della campagna elettorale pro Brexit, dopo l'uccisione della deputata britannica laburista Jo Cox, contraria all'uscita dall'UE.

Ieri, il mercato americano ha chiuso la seduta in recupero, il giorno dopo che la Fed ha lasciato fermi i tassi di interesse, confermando un approccio cauto della politica monetaria, e richiamando fattori internazionali come la Brexit. Oltre alle incertezze legate alla possibile uscita della Gran Bretagna dall'UE, ad influenzare le scelte dei banchieri centrali statunitensi sono stati anche i recenti dati sul mercato del lavoro, che hanno evidenziato una frenata della crescita di posti di lavoro. Il FOMC ha inoltre abbassato la previsione dei tassi da quest'anno al 2018 e per il lungo termine.

Sul fronte macroeconomico, notizie contrastanti sono giunte dal fronte immobiliare americano: il dato sull'avvio di nuovi cantieri ha deluso le attese degli analisti, registrando una contrazione nel mese di maggio, mentre i permessi edilizi sono cresciuti meno delle previsioni.

Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones lima lo 0,45%; sulla stessa linea, cede alle vendite l'indice S&P-500, che retrocede a 2.068 punti. Variazioni negative per il Nasdaq 100 (-1,11%), come l'S&P 100 (-0,6%).

Risultato positivo nel paniere S&P 500 per il settore Energia. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti Sanitario (-1,07%), Information Technology (-0,96%) e Beni di consumo primario (-0,64%).

La sola Blue Chip del Dow Jones in sostanziale aumento è Caterpillar (+0,97%). Le più forti vendite, invece, si manifestano su Merck, che prosegue le contrattazioni a -2,50%. Calo deciso per Apple, che segna un -1,9%. Sotto pressione Visa, con un forte ribasso dell'1,77%. Soffre Coca Cola, che evidenzia una perdita dell'1,65%.