(Teleborsa) - "Il programma di riforme varato dall'Italia richiederà del tempo per materializzarsi e per il medio termine, le pressioni abbondano in tutti i settori chiave, in particolare quello bancario e piccole e medie imprese".

E' così che Fitch guarda all'Italia e all'esito del referendum costituzionale di ottobre che sarà "la chiave per determinare se lo slancio delle riforme continuerà o se rimarrà in stand-by".

"Finora - spiega Fitch - sono passate la riforme sul mercato del lavoro, sul sistema elettorale, sulle insolvenze societarie e e la riforma della scuola ma Fitch avverte che è ancora troppo presto per determinare se spingeranno in modo significativo la crescita nel lungo termine del PIL tricolore".

Guardando al settore bancario Fitch nota che questo è gravato da una debole qualità degli asset e una notevole frammentazione. L'italia spiega Fitch è arrivata in ritardo per identificare il suo problema NPL diversamente da quanto hanno fatto Irlanda e Spagna che sono state in grado di ricapitalizzare le banche prima del bail-in obbligatorio

Un debole settore delle PMI è al centro dei problemi di asset -quality del settore bancario, ha spiegato Fitch. Le nuove leggi sull' insolvenza potrebbero incoraggiare le banche a elaborare le loro sofferenze in modo più rapido, ma molto dipende da come saranno in grado di prendere il controllo delle garanzie", conclude Fitch.