(Teleborsa) - E' durato poco il tentativo di rimbalzo del comparto bancario italiano.
In questo momento le maggiori big bank tricolore stanno accumulando vistose perdite, contribuendo alla discesa dell'intero mercato sui minimi di giornata, in scia al nuovo faro della BCE sul comparto.
La Banca Centrale Europea ha infatti deciso di avviare una indagine sui cosiddetti "non performing loans" (NPL), ossia sui crediti deteriorati - perché di dubbia o impossibile riscossione - che restano in pancia agli Istituti di credito minandone la qualità patrimoniale.
Le banche ad aver ammesso di aver ricevuto l'altolà dell'Eurotower sono sei, tutte bersagliate dalle vendite in Borsa.
MPS sta cedendo il 7,25% nonostante il divieto di short selling imposto ieri da Consob.
Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Banco Popolare stanno cedendo rispettivamente il 6,73% e il 6,06%, Banca Popolare di Milano arretra invece del 4,90%.
Più "contenuti" i ribassi di Unicredit (-2,98%) mentre Carige cola a picco con un -9,24%.
Per ora restano fuori dall'indagine Intesa Sanpaolo, Ubi Banca, Mediobanca e Popolare di Sondrio. Tutte hanno dichiarato di "ricevuto, sino ad ora, alcuna comunicazione specifica da parte della BCE in proposito".
Per ora si sta salvando dalle vendite solo Mediobanca e la Popolare di Sondrio (quest'ultima con un balzo del 4%), mentre Intesa viaggia sui livelli della vigilia.