(Teleborsa) - Lusso sotto i riflettori dopo gli aggiornamenti sulle vendite di Burberry e Richemont.

La casa di moda britannica ha riportato vendite piatte nel terzo trimestre fiscale a causa delle minori spese per il lusso a Hong Kong e Macau e al clima eccezionalmente mite, rassicurando però gli investitori grazie alla buona performance in alcuni mercati-chiave.

Nel terzo trimestre fiscale terminato il 31 dicembre le vendite sono salite dell'1% a 603 milioni di sterline.

Il Chief Executive Officer Christopher Bailey ha detto che il Gruppo è tornato alla crescita nei mercati più importanti quali la Cina e la Corea, e tanto è bastato, dal momento che le azioni Burberry stanno guadagnando a Londra l'1,62% nonostante il management abbia precisato che l'outlook rimane incerto.

Sempre nei tre mesi terminato il 31 dicembre Richemont ha visto crescere le vendite del 3% a 2,93 miliardi di euro, mancando però le attese degli analisti che erano per 2,99 miliardi.

La holding di marchi di lusso quali Cartier ha spiegato che la crescita è stata favorita dalla debolezza dell'euro, che ha compensato il calo delle vendite registrato in Europa dopo gli attentati a Parigi che hanno drasticamente ridotto l'afflusso di turisti. A tassi costanti i ricavi sarebbero scesi del 4%.

Il colosso elvetico ha inoltre detto di attendersi condizioni di mercato difficili anche nel 2016.

Negativa la reazione degli investitori: le azioni Richemont stanno cedendo a Zurigo il 2,37%.