(Teleborsa) - È dei precari della scuola la prima protesta di piazza del 2016: domani, 12 gennaio, le associazioni Mida e Adida hanno indetto un sit-in davanti al Ministero dell’Istruzione, per reclamare i diritti dei docenti esclusi dal piano assunzionale del governo Renzi.
Alla protesta, che coinvolge oltre 200mila docenti della scuola estromessi illegittimamente dalla stabilizzazione nazionale, sarà presente anche il sindacato Anief, ad iniziare dal suo presidente nazionale Marcello Pacifico.
La protesta, spiega il giovane sindacato della scuola, è stata organizzata contro "un’amministrazione sorda" ai richiami giunti più volte dai tribunali e dalla Corte di Giustizia europea, culminati poco più di un anno fa nella sentenza attraverso cui i togati di Lussemburgo hanno cassato una volta per tutte la reiterazione delle supplenze oltre 36 mesi su posti vacanti. Nel frattempo, aggiunge l'Anief, in attesa che si esprima pure la Corte Costituzionale, "il governo italiano ha escogitato un piano di immissioni in ruolo tutt'altro che straordinario".
"Quel che fa più rabbia – dichiara Marcello Pacifico, fondatore e presidente Anief - è l’ostinazione di governo e Miur nel lasciare al palo, senza prospettive, tutti i docenti fuori dalle graduatorie ad esaurimento (GaE). La fermezza, che ha rasentato l’assurdo, aggiunge il sindacalista, è stata tale da "bruciare letteralmente" 16mila posti destinati alle immissioni in ruolo: "queste assunzioni, previste dalla Legge e già finanziate della Stato, sono state letteralmente buttate alle ortiche pur di mantenere il punto su una norma sbagliata e anacronistica".
"E’ tempo di scelte - conclude Pacifico - il parlamento può intervenire nel mille-proroghe riaprendo le GaE. A chi gestisce la scuola italiana chiediamo solo il rispetto del diritto europeo".