(Teleborsa) -

Il Governo fa un nuovo bilancio sul prossimo concorso a cattedre e sul numero di precari da assumere.

Oggi, intervenendo in diretta ad una trasmissione radiofonica su Radio Uno, il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone ha sostenuto che dopo lo svolgimento dell’imminente concorso per 63.712 nuovi docenti, "non sarà coperto solo il turnover" perché "non va conteggiato solo il numero degli assunti con il prossimo concorso, ma il numero totale delle assunzioni, che alla fine sarà di 180.000 insegnanti", concludendo che si assisterà ad "un'operazione mai avvenuta nella storia delle assunzioni".

Non tutti, però, sono d'accordo con questi numeri: "premesso che le 86 mila immissioni in ruolo realizzate con Buona Scuola sono frutto del diktat imposto dalla Corte di Giustizia europea, per via dell’imperversare in Italia dell’abuso di precariato, la verità è che anche al termine delle prossime procedure concorsuali rimarranno scoperti un alto numero di posti e non assunti tanti docenti precari: soprattutto per quanto riguarda i docenti di sostegno e della scuola dell’infanzia”, tiene a dire Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.

La riforma della Buona Scuola non ha infatti risolto la precarietà dei docenti, con 33 mila posti rimasti vacanti e assegnati sempre a supplenza annuale, una legge-delega ancora da definire e soprattutto perché si continuano a determinare gli organici di diritto di questa categoria di insegnanti solo sul 70% dell’effettivo fabbisogno, rileva il sindacato.