(Teleborsa) - Dopo gli attentati di Parigi ed i fatti di Hannover e Saint Denis, cresce la psicosi per possibili attentati terroristici, che questa volta potrebbero colpire l'Italia, indicata dall'ISIS come prossimo obiettivo della guerra jihadista.
"Chiediamo ad Allah di sostenere i mujaheddin contro gli agenti dei leader dell'idolatria e i crociati finché la bandiera del Califfato non sarà issata su Istanbul e la Città del Vaticano". Così l'ISIS nell'ultimo numero del loro periodico Dabiq. Fra gli obiettivi sensibili, però, c'è anche Milano, in particolare il Duomo e la Scala, monumenti simbolo della città meneghina.
Nel frattempo, in Italia sale la paura degli attentati, mentre si rafforzano le misure di sicurezza in tutti i luoghi sensibili. Ieri, la basilica di San Pietro era quasi deserta, nonostante l'appello di Papa Francesco a non porre "porte blindate" in Vaticano.
Sull'emergenza è intervenuto anche il Premier Matteo Renzi, mostrando un atteggiamento sereno e tranquillo: "Noi dobbiamo prima di tutto vivere - ha sottolineato - ci vuole anche il coraggio di non rinchiudersi e di non rinunciare alla nostra identità".
Nell' intervista a Sky TG24, il capo del governo ha replicato a chi sollecita di investire molte più risorse in sicurezza, affermando "chi dice è il momento della sicurezza, va rinunciato a tutto, forse esagera" e ricordando che la proposta dell'UE di escludere le spese per il terrorismo dal Patto di stabilità, in realtà, era una proposta italiana fatta nel 2014.
Renzi ha escluso la possibilità di una "legge speciale" per il rischio attentati, ma ha confermato che l'Italia investirà in sicurezza, anche nella "cyber security", schierando gli 007 e rafforzando le misure di controllo un po' ovunque, specie sugli obiettivi sensibili.
Allarme terrorismo a Roma e Milano. Sale la psicosi e si rafforza la sicurezza
Nuove minacce dell'ISIS per Roma e per MIlano. I prossimi target degli attentati potrebbero essere San Pietro, il Duomo e la Scala. Renzi rassicura e schiera gli 007. "Nessuna legge speciale".
19 novembre 2015 - 08.37