(Teleborsa) - Recupera l'inflazione negli Stati Uniti, così come in Europa, grazie al recupero dei prezzi energetici, favorito dalla temporanea risalita del greggio. Un motivo in più per convincere la Fed ad accelerare su un rialzo dei tassi di interesse.
Il dato di ottobre, pubblicato dal Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, ha registrato un incremento dello 0,2% rispetto al mese precedente, dopo il -0,2% di settembre e il -0,1% di agosto, risultando in linea con le attese degli analisti. Su base annua l'indice ha segnato un aumento dello 0,2% superiore al +0,1% del consensus.
Il core rate, ossia l'indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, ha evidenziato un aumento dello 0,2%, in linea con il consensus, dopo il +0,2% del mese precedente. Il dato tendenziale si attesta invece all'1,9% in linea con le stime degli analisti.
In particolare, i prezzi della componente energetica hanno registrato un lieve aumento dello 0,3% dopo il -4,7% precedente. I prezzi della componente alimentare sono cresciuti a ottobre dello 0,1% (+0,3% a settembre).
Per effetto della crescita dell'inflazione, aumentano anche i salari reali, che riportano una crescita dello 0,2%, in linea ocn le attese, dopo il -0,1% del mese precedente.
Stati Uniti, l'inflazione dà segni di vitalità grazie all'energia
17 novembre 2015 - 14.48