(Teleborsa) - Dopo quelle del governo e della Commissione europea, arrivano stime migliorate anche dall'OCSE per l'Italia. L'Organizzazione dei Paesi sviluppati nell'Economic Outlook ha formulato una stima di PIL a +0,8% nel 2015, risultando in po' più avara di Roma e Bruxelles nelle sue previsioni, mentre si allinea con una stima di crescita all'1,4% nel 2016 e nel 2017.
Secondo l'OCSE anche il mercato del lavoro sta migliorando, grazie anche alle misure contenute nel Job Act, così il tasso di disoccupazione passerà dal 12,3% di quest'anno all'11,7% nel 2016 ed all'11% nel 2017.
Quanto al deficit, parametro chiave del Patto di stabilità e crescita europeo, l'Organizzazione prevede un calo al 2,6% del PIL quest'anno ed al 2,2% nel 2016, grazie agli introiti fiscali derivanti dalla ripresa economica, mentre stima un debito al 134,3% nel 2015, prima di avviare una graduale discesa al 133,5% nel 2016 e al 131,8% nel 2017.
I fattori critici resteranno i rischi di una frenata economica internazionale causata dalle economie emergenti, che peserà anche sull'inflazione, ed i limiti al credito, causati dagli alti livelli di sofferenze.