(Teleborsa) - Rallenta il ritmo di caduta dell'attività manifatturiera in Cina, a segnalare che le recenti misure di stimolo varate da Pechino potrebbero aver prodotto i primi effetti positivi.

A ottobre il PMI manifatturiero elaborato da Caixin Media e Markit è salito a 48,3 punti (47,5 punti le attese degli analisti) rispetto ai 47,2 punti del mese precedente, quando erano stati toccati i minimi da marzo del 2009. Il comparto resta dunque in contrazione per l'ottavo mese consecutivo, anche se la lettura diffusa oggi potrebbe indicare che il peggio è ormai alle spalle.


Come noto, un dato al di sopra dei 50 punti segnala espansione, al di sotto indica invece che l'attività manifatturiera è in contrazione.

"La lieve ripresa osservata a ottobre dimostra che le recenti misure di stimolo hanno iniziato a produrre effetti" ha commentato He Fan, capo economista presso Caixin Insight Group, aggiungendo che "la debole domanda resta però uno dei maggiori ostacoli alla crescita". Secondo He, inoltre, merita una certa attenzione il rischio deflattivo legato al continuo crollo dei prezzi delle materie prime.

Nel fine settimana è stato anche diffuso il PMI manifatturiero elaborato dal Governo cinese. Sempre a ottobre, l'indicatore è rimasto fermo a 49,8 punti risultando al di sotto delle attese degli analisti.