(Teleborsa) - Gli istituti scolastici torneranno presto nel caos per la mancata sostituzione di assistenti e bidelli nei primi sette giorni di assenza.
Nella Legge di Stabilità 2016 approvata dal Consiglio dei Ministri, infatti, non vi è traccia dei finanziamenti necessari a dare seguito all'indicazione giunta ai presidi nei giorni scorsi dal Miur di poter sostituire i collaboratori scolastici anche dal primo giorno di assenza. Pertanto, senza fondi a supporto non potrà essere adottata la Nota ministeriale n. 2116 del 30 settembre 2015, che aveva previsto una deroga per il solo “profilo di collaboratore scolastico”, in tutte quelle scuole dove si vengono a determinare delle “urgenze che non potrebbero trovare alcuna altra risposta atta a garantire l’incolumità e la sicurezza degli alunni, nonché la indispensabile assistenza abili (…) tanto da compromettere in modo determinante il diritto allo studio costituzionalmente garantito”.
La figura del collaboratore scolastico, quindi, viene equiparata a quella degli assistenti amministrativi e tecnici. Confermato pure lo stop alle supplenze da attuare nel primo giorno di assenza dei docenti.
Stupito Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, che si chiede: "ma che scuola è quella dove non ci sono nemmeno i bidelli per aprirla, chiuderla e sorvegliarla? Siamo francamente stupiti, perché la nostra richiesta era quella di estendere la salvaguardia delle supplenze dal primo giorno di assenza a tutte le categorie. Sul contratto, invece, la via del ricorso per recuperare il maltolto è inevitabile, perché il Governo si sta sempre più prendendo gioco di oltre 3 milioni di dipendenti pubblici".