(Teleborsa) - Hanno ripreso vigore le scorciatoie per conseguire all’estero (e non solo) le abilitazioni all’insegnamento.
Negli ultimi mesi si è allargato a dismisura il mercato che porta i giovani italiani, desiderosi di fare i docenti, a conseguire master abilitanti attraverso l’iscrizione a fantomatici atenei esteri, in cambio di impegni di studio a dir poco limitati e cifre che variano tra i 7 mila e gli 8 mila euro.
Le organizzazioni, facilmente reperibili via web, in particolare in Romania ed in Spagna, promettono il riconoscimento del titolo al Ministero dell’Istruzione.
Anche in Italia si sta diffondendo la pratica dell'abilitazione facile. Anief ha individuato, per esempio, atenei italiani che rilascerebbero attestati abilitanti all’insegnamento a costi minimi, se non addirittura in modo gratuito.
"Si tratterebbe, se accertato, di un fenomeno deplorevole, poiché svilirebbe la categoria e renderebbe iniquo l’accesso allo stesso titolo professionale attraverso strade meno meritocratiche e faticose. Si tratterebbe, poi, di un vero controsenso, dal momento che attraverso la riforma sono stati introdotti 500 euro annui a docente per formazione e aggiornamento professionale", rileva il giovane sindacato.
"Serve fare chiarezza, perché se così fosse si tratterebbe di un’ingiustizia verso coloro che investono tante energie e soldi nei corsi abilitanti. Oltre che un vero e proprio aggiramento delle regole, dal momento che lo stesso Miur emana periodicamente le autorizzazioni sui corsi abilitanti, comprensive di numeri massimi di candidati da abilitare" afferma inoltre il Presidente Anief Marcello Pacifico.