(Teleborsa) - Le attuali turbolenze dei mercati riaccendono la guerra tra i falchi e le colombe della Federal Reserve, ossia tra i banchieri orientati ad una politica monetaria non troppo accomodante (detti "falchi") e tra quelli ritenuti invece più accomodanti (le cosiddette "colombe", tra le quali figura anche la Chairwoman Janet Yellen).

L'ultimo botta e risposta è quello tra James Bullard e Narayana Kocherlakota.

Bullard, Presidente della Fed di St. Loius e noto per le sue posizioni da falco, ha detto a Bloomberg TV che la recente volatilità osservata sui mercati internazionali "probabilmente non cambierà l'outlook economico del Federal Open Market Committee (FOMC)", il braccio di politica monetaria della Federal Reserve che si riunirà i prossimi 16 e 17 settembre per decidere se alzare o meno i tassi di interesse per la prima volta dal 2006.

Questo perché, ha spiegato, quella volatilità "non dovrebbe cambiare la traiettoria dell'economia USA". Inoltre la possibilità di una deflazione in Cina "non avrebbe un grande effetto" sulla prima economia al mondo il cui futuro, ha poi aggiunto, è "ancora buono". Per il banchiere, inoltre, il fronte dell'inflazione è "ok".

Non è dello stesso avviso il Presidente della Fed di Minneapolis Kocherlakota, secondo il quale la Fed non solo non dovrebbe alzare i tassi, ma dovrebbe addirittura prendere in considerazione il lancio di nuove politiche di allentamento.

Parlando alla CNBC a margine del simposio di Jackson Hole, il banchiere ha detto che l'attuale volatilità dei mercati conferma chiaramente che gli investitori temono un rallentamento dell'economia globale.

Va comunque precisato che né Bullard né Kocherlakota sono membri votanti del FOMC, dunque le lori posizioni non possono influenzare le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve.