(Teleborsa) - I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,1% nel mese di luglio, con il prevalente concorso dei generi alimentari e dei carburanti, come ha fatto rilevare il Dipartimento del Lavoro.

Stesso tenore per il tasso di inflazione core, che mette a nudo i prezzi depurati di quelli alimentari e dei carburanti, che nello stesso mese è stato fissato allo 0,1%.

I prezzi dei generi alimentari sono aumentati del 0,2%, mentre l'indice dei prodotti energetici è lievitato complessivamente dello 0,1%, anche se l’aumento delle benzine è stato compensato come l'aumento dei prezzi per la benzina compensano da quello di altri prodotti energetici in ribasso.

L'inflazione in termini generali, pur mostrando una tendenza a lievitare, ha sensibilmente rallentato la sua fase di spinta, dopo due mesi di guadagni più robusti.

Il rallentamento della fase di spinta riflette in parte il grosso calo delle tariffe aeree, il più vistoso degli ultimi vent’anni. Per concludere, l’aumento dello 0,1% nel mese di luglio, è seguito allo 0,3% a giugno e allo 0,4% di maggio.

La Federal Reserve ha detto che il quadro economico generale è coerente con lo scenario economico prospettato nei mesi indietro e con il target dell’inflazione al 2%, per cui si è “ragionevolmente fiduciosi” su un orientamento economico che possa giustificare un intervento sui tassi entro brevissimo tempo.

Autorevoli economisti hanno previsto che la Fed inizierà ad alzare i tassi di interesse nella prossima riunione di settembre, dato che il tasso di disoccupazione degli Stati Uniti è sceso al 5,3%, il livello più basso degli ultimi sette anni.