(Teleborsa) - Un timido segnale positivo giunge dalla Grecia.

Secondo le stime preliminari dell'Istituto di statistica ellenico, Elstat, il Prodotto Interno Lordo è cresciuto nel secondo trimestre dello 0,8% rispetto al trimestre precedente (-0,2%) mentre ha registrato un'accelerazione dell'1,4% nei confronti dello stesso periodo di un anno fa. Le attese degli analisti erano per una contrazione dello 0,5% su base trimestrale e dello 0,6% annuale.

Stamattina il Ministero delle Finanze di Atene ha fatto sapere che il deficit di bilancio della Grecia per i primi 7 mesi dell'anno ha toccato quota 1,02 miliardi di euro, in calo rispetto al target del Governo a 1,37 miliardi. Le entrate dello Stato centrale si sono attestate a 26,7 miliardi di euro, anche in questo caso inferiori all'obiettivo fissato dall'esecutivo a 30,8 miliardi.

I riflettori del mercato restano accesi sulla Grecia. Oggi il Parlamento ellenico dovrà votare il terzo accordo sul piano di salvataggio di Atene.

Nel frattempo il clima si surriscala dopo che l'ala più estremista di Syriza, il partito del Premier greco, ha promesso di opporsi in tutti i modi al piano elaborato a Bruxelles, descritto come un "cappio al collo del popolo greco".