(Teleborsa) - La Banca Centrale Europea è in attesa di un segnale, che dovrebbe arrivare intorno alla mezzanotte, dal Parlamento greco, prima di poter concedere liquidità fresca per mantenere in vita gli istituti di credito del paese.

Nel corso della consueta riunione di due giorni, che si tiene a Francoforte a partire da mercoledì, il Consiglio direttivo della BCE esaminerà e discuterà del sistema bancario greco, che attualmente si trova in una sorta di limbo, dopo oltre due settimane di chiusura e di controlli sui capitali, che l’hanno portato molto vicino al definitivo collasso.

È prevista per domani una decisione sul livello di liquidità di emergenza, attualmente fermo a 89 miliardi, che la BCE dovrebbe erogare alla Banca di Grecia, da girare poi all’intero sistema bancario greco.

Pur avvertendo la necessità di alzare il tetto dell’ELA, la BCE ha necessità di avere garanzie che la Grecia procederà secondo il programma di salvataggio previsto, compreso il rimborso del debito verso la BCE stessa, che scadrà il prossimo 20 luglio.

"Credo che la BCE lascerà invariato il tetto dell’ELA fino a dopo il voto e inizierà ad aumentarlo gradualmente in funzione del rispetto del programma di salvataggio”, ha detto Frederik Ducrozet, economista presso il Credit Agricole a Parigi. "Questo può accadere già domani o al massimo venerdì. Personalmente non vedo come la BCE possa accettare un ritardo nel pagamento del 20 luglio”.