(Teleborsa) - David Miles, alto funzionario della Banca d'Inghilterra, ha detto che un aumento dei tassi di interesse sarebbe imminente, per evitare una stretta aggressiva più tardi, unendosi di fatto alla schiera dei suoi colleghi che inizia a spostare le loro opinioni sui tassi.
"Il tempo per avviare una normalizzazione dei tassi è arrivata ed è qualcosa a cui non ci possiamo sottrarre”, ha detto Miles. “La situazione economica del Regno Unito è cambiata in meglio, rispetto all’anno passato”.
I commenti di Miles sono arrivati subito dopo quelli fatti dal Governatore della BOE, Mark Carney, sul tempo oramai maturo per l'aumento del tasso di riferimento, tenuti per oltre sei anni al livello record dello 0,5%.
Con la crescita dei salari in accelerazione, che sta alimentando la speculazione, il Comitato per la politica Monetaria della BoE, che conta nove membri, si troverà presto a confrontarsi sull’eventualità di una prima stretta monetaria.
“Decidere quando porre fine alla polita espansiva attuale, è una grande questione politica", ha detto Miles, il cui mandato nell’MPC, Monetary Policy Commitee, scade il mese prossimo.
Miles ha poi contestato l'idea che la BOE possa attendere fino a quando la Federal Reserve aumenterà i tassi Usa. Al riguardo ha detto, è un’idea stupida che non possiamo alzare i tassi nel Regno Unito prima degli Stati Uniti e, inoltre, non possiamo rimanere indietro per lungo tempo rispetto a loro”.
Altri due membri del MPC, Martin Weale e Ian McCafferty, hanno citato gli sviluppi del mercato del lavoro come motivo per un imminente aumenti dei tassi.