(Teleborsa) - La Riforma della scuola si prepara a sbarcare domani in Aula, a Montecitorio, dopo il via libera ricevuto dalle commissioni senza modifiche. Ma anche i sindacati si stanno riorganizzando, con varie iniziative di protesta dinanzi a Montecitorio in calendario proprio il 7 luglio.

Le maggiori sigle - Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals - hanno anche pensato di acquistare una pagina a pagamento sui quotidiani, per affermare che la mobilitazione continua. I sindacati della scuola hanno anche fatto qualche numero per dare una misura del dissenso: 618. mila scioperanti, un milione di fiaccole nelle piazze delle principali città, 10 milioni fra post, mail e tweet, 400 mila firme raccolte per lo #sbloccacontratto.

"Il Governo continua a sostenere provvedimenti dannosi per la scuola senza ascoltare insegnanti, studenti e famiglie", sottolineano i sindacati, che elencano tutti i NO alla riforma: idea distorta di valutazione e merito, non risolve il problema del precariato, mortifica la partecipazione e la collegialità, non rispetta la libertà di insegnamento, cancella in gran parte la contrattazione.